Piatti monouso, un tubo usato per gli impianti elettrici, le comuni buste per la spesa, grovigli di lenze, sacchi condominiali, persino l’imballaggio di un detersivo con ancora riconoscibili marca e codice a barre e numerosi altri rifiuti abbandonati in mare: questi sono gli oggetti che sono stati ritrovati all’interno dello stomaco della giovane femmina di Capodoglio di 8 metri
ritrovata morta in Sardegna a Cala Romantica
, Porto Cervo in Costa Smeralda. All’interno dell’animale, oltre ai 22 chili di plastica, era presente un feto di oltre 2 metri in avanzato stato di decomposizione.
La scoperta, comunicata su Facebook dal ricercatore Luca Bittau, è stata fatta dai veterinari dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari e della Facoltà di Veterinaria di Padova. Per conoscere con certezza le cause della morte sarà necessario attendere gli esami istologici e tossicologici dei veterinari di Padova.
Il quantitativo di plastica ritrovato, però, nell’apparato digerente del cetaceo era praticamente intatto e la proporzione tra le dimensioni dell’animale e la plastica ingerita era particolarmente significativa. Quantità così voluminose, per gli esperti, vengono solitamente ritrovate all’interno di animali più grandi dell’esemplare relativamente piccolo morto a Porto Cervo.
L'allarme del Wwf - La plastica, denuncia il Wwf, è uno dei peggiori nemici delle specie marine, insieme a pesca intensiva, inquinamento acustico e cambiamenti climatici. Il 95% dei rifiuti che soffocano i nostri mari è costituito proprio da plastica. Secondo il fondo mondiale per la fauna, senza provvedimenti, entro il 2050, nei mari del mondo ci sarà più plastica che pesce e il Mediterraneo rappresenta un’area trappola con livelli record di inquinamento da microplastiche che minacciano la vita marina e anche la salute umana. L’Europa è il secondo maggiore produttore di plastica al mondo dopo la Cina e riversa in mare ogni anno tra le 150 e le 500mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130mila tonnellate di microplastiche.
Nel Mar Mediterraneo sono 134 le specie vittime di ingestione di plastica, tra cui 60 specie di pesci, tutte e 3 le specie di tartarughe marine, 9 specie di uccelli marini e 5 di mammiferi marini.