cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 17:21
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pil, Italia a bivio mini-ripresa o recessione: suspense per stima Istat

29 aprile 2019 | 17.50
LETTURA: 3 minuti

Pil, Italia a bivio mini-ripresa o recessione: suspense per stima Istat

'Operazione-verità' domani con la pubblicazione della stima preliminare Istat sul pil italiano per il primo trimestre di quest'anno. La previsione rivelerà, infatti, se il paese è entrato ufficialmente nel tunnel della recessione reale, dopo i due precedenti trimestri di crescita negativa; o se è tornato su un percorso di timida ripresa in linea con le aspettative del governo.

Dopo aver segnato -0,1% e -0,2% nel terzo e nel quarto trimestre del 2018, il pil italiano potrebbe arenarsi su territorio negativo o risollevarsi, seppur di poco. Nella nota mensile relativa al mese di marzo l'Istat ha accennato un barlume di speranza parlando di un "possibile cambiamento rispetto alla fase di contrazione dei livelli di attività economica manifestatasi negli scorsi mesi".

Il paese resta ad ogni modo in una fase di debolezza nel corso dell'anno come emerge dalla stima ai minimi termini del governo, a +0,2% quest'anno, e dei vari organismi internazionali, +0,1% il pil stimato dal Fmi, mentre l'Ocse vede nero con -0,2%. E non appaiono più ottimiste le agenzie di rating: in ultimo S&P che pur risparmiando al paese nuovi tagli del rating, taglia le previsioni di crescita al +0,1% nel 2019 e fissa quella sul deficit al 2,6%.

Una primavera 'rovente', quella per i conti italiani, alle prese anche con il verdetto della Commissione europea atteso con le stime macro del 7 maggio. Stime sulla base delle quali l'esecutivo Ue redigerà, il 5 giugno, le raccomandazioni specifiche per paese. In questa sede potrebbe arrivare la proposta l'apertura di una procedura sui conti italiani ma è più probabile che Bruxelles rinvii la decisione al prossimo autunno.

A occhio e croce, per una correzione del deficit strutturale in linea con i Trattati Roma dovrebbe procedere a quasi 10 mld di tagli (corrispondenti ad una riduzione del deficit di circa lo 0,6% del pil), ma tutto ciò sarà ovviamente oggetto di negoziati tra il governo e la Commissione.

Sul tutto pende inoltre la ghigliottina dei 23 mld di rialzi Iva pronti a scattare nel 2020 in caso di mancato raggiungimento dei target di disavanzo concordati con l'Ue. E con le elezioni europee alle porte non è detto che i nuovi assetti all'interno delle istituzioni mostrino maggiore indulgenza verso i conti italiani.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza