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Pil, Italia fuori da recessione: mini-ripresa +0,2%

30 aprile 2019 | 12.29
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Istat: segnato +0,2% nel primo trimestre. "Moderato recupero per l’economia italiana " ma "nell'ultimo anno fase di sostanziale ristagno". Di Maio: "Avanti come un treno"

(FOTOGRAMMA)
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(Di Luana Cimino) - Italia fuori dalla recessione con un rimbalzo di un paio di decimali. Il governo esulta, l'opposizione attacca e gli analisti parlano di "stagnazione", davanti alla stima sul pil diffusa dall'Istat a +0,2%, la prima sotto segno positivo dopo due trimestri di contrazione.

La previsione dell'Istituto di statistica vede il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, in aumento appunto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. La variazione acquisita per il 2019 è pari a +0,1%. Siamo di fronte ad un "moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell’attività registrata nei due trimestri precedenti" entrambi chiusi con -0,1%, rileva l'Istat, osservando che nel complesso, "l’ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoché invariato rispetto a quello di inizio del 2018".

Una lieve ripresa che, secondo il ministro dell'Economia Giovanni Tria, farebbe ben sperare per il dato annuo. "L’Italia è fuori dalla recessione", sottolinea. "In un clima di cauto ottimismo - aggiunge - il dato del primo trimestre lascia intravedere che la previsione di crescita annuale (0,2% in termini reali) indicata nel Def possa essere raggiunta e anche superata, se il contesto internazionale sarà moderatamente favorevole".

Da Tunisi, dove si trovano per un vertice intergovernativo, arriva il commento del premier Giuseppe Conte e del vice premier Luigi Di Maio. "L'Italia torna a crescere e questo ci conforta sulla bontà della nostra politica economica in un contesto internazionale molto difficile e senza che siano ancora considerati gli effetti delle nuove misure adottate. Nel secondo semestre l'economia crescerà in modo consistente", afferma il presidente del Consiglio.

"L’Italia fuori dalla recessione dimostra che la direzione intrapresa dal governo è quella giusta. Andiamo avanti come un treno verso il cambiamento", sottolinea Di Maio. "C'è un Pil in linea con quello che avevamo previsto nel Def che abbiamo varato", aggiunge Di Maio osservando, inoltre, che "l'Italia oggi è capofila per produzione industriale con +0,8% contro -2 della Germania".

Per il vicepremier Matteo Salvini "i dati positivi sul pil, sul lavoro e sulla ripresa economica impongono al governo una doverosa e sostanziale riduzione delle tasse. È obbligatorio realizzare al più presto la flat tax per imprese, lavoratori e famiglie, come da contratto di governo, senza dubbi o ritardi", sottolinea il leader della Lega.

Ma l'opposizione va all'attacco. "L’Istat certifica che l’economia italiana è sostanzialmente ferma, ma i cantori del governo oggi festeggiano e celebrano un’uscita tecnica dalla recessione", scandisce Roberto Gualtieri (Pd), presidente della commissione Affari Economici e Monetari all'Europarlamento. "L'Italia resta il fanalino di coda dell'Europa per livello di crescita", sottolinea Renato Brunetta, osservando che "l'Italia è ferma, mentre il resto dell'Europa torna a crescere".

Anche per gli analisti internazionali il bicchiere è mezzo vuoto. "Una rondine non fa primavera", dice all'Adnkronos Daniel Gros, direttore del Centre for european policy studies di Bruxelles. "Non si può prendere solo questo trimestre: bisogna guardare a quelli precedenti, che erano negativi. La media sull'ultimo anno è sempre più o meno zero", spiega. Gli fa eco Cinzia Alcidi, capo dell'Unità di Politica economica del Ceps. "Sarei cauta a parlare di ripresa visto che ci troviamo davanti a dati trimestrali", sottolinea. "Si tratta di incrementi ai decimali che - conclude - in generale indicano una situazione di stagnazione e questo è il messaggio di fondo".

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