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Alitalia al bivio

02 maggio 2019 | 11.23
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Nel giorno in cui si attendono nuove decisioni cruciali per il futuro della compagnia, l'amministrazione straordinaria compie due anni

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Giornata di 'compleanni' per Alitalia. Nel giorno in cui si attendono nuove decisioni cruciali per il futuro della compagnia, con la decisione di una nuova proroga dei termine, se mini oppure più lunga che traghetti al dopo elezioni europee, per la presentazione dell'offerta di acquisto l'amministrazione straordinaria compie proprio oggi due anni. E', infatti, il 2 maggio del 2017 che con un brusco atterraggio si chiude la breve stagione della compagnia targata Etihad, decollata il primo gennaio del 2015.

Dopo la clamorosa vittoria del no al referendum tra i lavoratori, che bocciava l'accordo raggiunto al Mise, Alitalia viene commissariata e a guidarla arriva la terna composta da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Il d-day per la compagnia si consuma nell'arco di poche ore: il primo atto della giornata del 2 maggio è l'assemblea degli azionisti, seguita dal cda che delibera all'unanimità la richiesta di ammissione all'amministrazione straordinaria. Nel pomeriggio poi arriva il disco verde del Consiglio dei ministri a due decreti, uno del Mise e uno del Mef, che da una parte formalizzano il passaggio all'amministrazione straordinaria con la nomina dei tre commissari e, dall'altra, garantiscono un prestito ponte da 600 milioni per 6 mesi, da erogare a condizioni di mercato.

L'intento del Governo, puntualizza l'allora Premier Paolo Gentiloni, non è quello di "immaginare una rinazionalizzazione di Alitalia". "Lo abbiamo escluso fin dal primo momento, lo escludiamo oggi", chiarisce. Per questo, il contributo pubblico è finalizzato a garantire continuità e a favorire una cessione più vantaggiosa possibile della compagnia.

Il mandato che il Governo affida ai commissari, infatti, è chiaro: aprire al più presto le manifestazioni di interesse per individuare il potenziale acquirente". "Un mandato nello spettro ma limitato nei termini temporali", precisa Carlo Calenda, allora titolare del Mise.

La via dell'amministrazione straordinaria, Alitalia, l'aveva imboccata a fine 2016 quando il 22 dicembre di quell'anno la compagnia, in forte affanno, raggiunge un accordo con le banche creditrici per un finanziamento a breve per evitare il fallimento nell'immediato e consentire al management, nei successivi 60 giorni, di avviare una drastica riduzione dei costi e tentare di invertire la rotta con la seconda fase del piano industriale.

Da allora sono seguiti mesi serrati, scanditi da una trattativa al Mise con i sindacati che porta a un 'pre accordo' a metà aprile che deve essere sottoposto alla consultazione dei lavoratori. Un no all'intesa avrebbe aperto le porte dell'amministrazione straordinaria. E così è avvenuto nella serata del 2 maggio di due anni fa.

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