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Di quanti anni si può anticipare la pensione

03 maggio 2019 | 19.28
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Di quanti anni si può anticipare la pensione

Nel 2019 ci sono diverse strade per l’accesso alla pensione: se con la pensione di vecchiaia bisogna attendere fino al compimento dei 67 anni per smettere di lavorare, grazie alla nuova Quota 100 il collocamento in quiescenza può essere anticipato fino a cinque anni, visto che si può accedere alla pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi.

In realtà l’accesso alla pensione si può anticipare persino a prima del compimento dei 62 anni, età minima per ricorrere a Quota 100; ci sono infatti diverse opzioni che permettono all’interessato di smettere di lavorare con largo anticipo rispetto alla data di compimento dell’età pensionabile.

Se siete curiosi di sapere quando andrete in pensione vi interesserà sapere che ci sono alcune misure che non prevedono alcun limite di età: la data del pensionamento, quindi, dipende da quanti anni di lavoro - o meglio, di contributi - ha maturato l’interessato.

Ad esempio, con la pensione anticipata è possibile accedere alla pensione qualche mese prima del compimento dei 62 anni. Questa misura, infatti, consente il pensionamento con 42 anni e 10 mesi di contributi (se uomini) o con 41 anni e 10 mesi (se donne). Prendiamo come esempio una persona che ha iniziato a lavorare all’età di 19 anni mantenendo un ritmo continuo e senza interruzioni: questa, quindi, maturerà il diritto alla pensione a 61 anni e 10 mesi (se uomo) o addirittura a 60 anni e 10 mesi (se donna).

Ancora meglio va a coloro che possono ricorrere a Quota 41, misura riservata ai lavoratori che prima del compimento del 19° anno di età hanno maturato 12 mesi di contributi (i cosiddetti precoci). Chi ha iniziato a lavorare a 18 anni, con una carriera senza interruzioni, matura quindi il diritto alla pensione a 59 anni, molto prima rispetto a quanto previsto da Quota 100.

L’ultima misura che consente di anticipare al massimo - ma solo per le donne - l’accesso alla pensione è Opzione Donna, rivolta alle subordinate che hanno compiuto i 58 anni, o 59 anni nel caso delle lavoratrici autonome, entro il 31 dicembre 2018; queste possono andare in pensione già da quest’anno se entro la stessa data hanno maturato 35 anni di contributi, accettando inoltre un ricalcolo contributivo della pensione.

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