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Bper, in primo trimestre utile netto a 48 mln

09 maggio 2019 | 18.51
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Bper ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile netto pari a 48 milioni di euro dopo avere spesato integralmente la quota di competenza dell’intervento di sostegno effettuato dallo Schema Volontario del Fitd in Banca Carige per 13,3 milioni di euro e il contributo ordinario 2019 al Fondo di Risoluzione Unico Europeo per 23,2 milioni di euro. Lo rende noto Bper Banca dopo che il Cda ha esaminato e approvato i risultati individuali della banca e consolidati di gruppo al 31 marzo 2019.

La redditività operativa risulta pari a 495,4 milioni di euro (657,1 mln nello stesso periodo del 2018; tale dato non risulta confrontabile con il primo trimestre 2019 principalmente a causa degli utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito citati precedentemente e del rilevante effetto dovuto alla 'riclassificazione Ifrs9' sul margine di interesse).

Il margine di interesse si attesta a 273,9 milioni di euro rispetto a 293,2 milioni del primo trimestre 2018. La riduzione del margine è da imputarsi prevalentemente agli effetti contabili Ifrs9 e Ifrs164 , al netto dei quali i valori del margine di interesse ordinario risultano, nei due trimestri, rispettivamente pari a 260,9 mln e 267,6 mln. Il margine di interesse del primo trimestre dell’anno risulta superiore rispetto a quello del quarto trimestre 2018 (273,9 mln rispetto a 272,3 mln) anche non considerando l’effetto calendario negativo del primo trimestre dell’anno.

Il margine di interesse ordinario del primo trimestre 2019 risulta superiore agli ultimi tre trimestri del 2018 (260,9 mln rispetto a 260 mln del 4° trimestre 2018, 259 mln del 3° trimestre 2018 e 259,5 mln del 2° trimestre 2018). Le commissioni nette risultano pari a 192,5 mln in diminuzione del 2,8% a/a prevalentemente a causa della performance particolarmente positiva del primo trimestre dello scorso anno relativamente alle componenti riferibili a finanziamenti e garanzie e alla raccolta gestita.

Il dato del primo trimestre 2019 risulta in riduzione del 3,3% trim/trim principalmente a causa della consueta stagionalità positiva dell’ultimo trimestre dell’anno, mentre risulta in aumento rispetto sia al secondo sia al terzo trimestre del 2018. La voce dividendi risulta pari a 0,5 milioni di euro (0,6 milioni nello stesso periodo del 2018).

I costi della gestione si quantificano pari a 337,7 mln in aumento del 2,0% a/a. Il risultato della gestione operativa (redditività operativa al netto dei costi della gestione) è pari a 157,6 milioni di euro. Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 73 mln quasi interamente riferibili a rettifiche nette su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (24,4 milioni nel primo trimestre 2018 che risultava però significativamente influenzato dall’entrata in vigore del nuovo principio contabile internazionale 'Ifrs9' dal 1° gennaio 2018); tale dato risulta in incremento del 3,1% rispetto a 70,8 mln del quarto trimestre 2018. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri si attestano a 2 milioni nel periodo (11,7 milioni nel primo trimestre 2018).

La raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a 50,6 miliardi di euro in crescita di 0,6 miliardi di euro rispetto a fine 2018. La raccolta da clientela ordinaria risulta pari a 46,1 mld, registrando un forte incremento della componente dei conti correnti e depositi liberi di circa 1 mld rispetto a fine 2018 parzialmente controbilanciato dal calo delle obbligazioni, dei pronti contro termine passivi e dai certificati di deposito.

La raccolta istituzionale è pari a 4,5 miliardi in flessione del 9,6% dal 31 dicembre 2018 per effetto del calo della componente relativa ai pronti contro termine passivi. La raccolta diretta complessiva è costituita in prevalenza da conti correnti e depositi liberi e vincolati a breve scadenza (80,0%) e obbligazioni (8,9%). La raccolta indiretta da clientela, valorizzata ai prezzi di mercato, è pari a 37,4 mld di euro (36,2 mld al 31 dicembre 2018).

La posizione interbancaria netta risulta negativa per 10,9 mld in calo di circa 0,7 miliardi dal 31 dicembre 2018 ed è determinata dallo sbilancio tra i crediti verso banche di 2,1 mld e i debiti della stessa natura pari a 13 mld. L’ammontare complessivo del rifinanziamento con la Banca Centrale Europea ('Bce') del gruppo Bper Banca risulta pari a 9,3 mld interamente riconducibili alla partecipazione alla seconda serie delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine denominata 'Tltro2' con scadenza quadriennale.

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