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L'intesa

Amazon, firmato accordo

28 maggio 2019 | 18.35
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Il sindacato Filt Cgil annuncia che è stata raggiunta un'intesa per la vertenza dei lavoratori della filiera in Lombardia. Il segretario generale Filt Cgil Luca Stanzione all'Adnkronos: "Serve normativa che regoli gestione piattaforme digitali". "Entro 10 giugno sarà sottoposto a valutazione dipendenti"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Si è chiusa con un accordo la vertenza dei lavoratori della filiera Amazon in Lombardia che ha visto unitariamente impegnati Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil nello sciopero del 26 febbraio 2019, culminato nel presidio unitario che ha visto anche la partecipazione di Maurizio Landini". Ad annunciarlo in una nota è la Filt Cgil. L'intesa, dice all'Adnkronos Luca Stanzione, segretario generale locale Filt Cgil, che il "sindacato non è un vecchio arnese ma strumento di cambiamento e regolazione dello sviluppo". "Ora serve", aggiunge, "che le istituzioni e il legislatore facciano la loro parte con una normativa che regoli la gestione delle piattaforme digitali e dei dati prodotti e dall'altra parte serve che si verifichino le condizioni dei lavoratori all'interno dei magazzini e del rispetto delle leggi a tutela della libertà dei lavoratori. Avanti! C'è ancora tanto da fare".

"Lavoro ad Amazon, vi dico tutto"

Questo accordo, continua la nota, "che verrà sottoposto a valutazione dei lavoratori Amazon della Lombardia entro il 10 giugno, ci fa fare un importante passo avanti nelle condizioni di lavoro", "affermando in maniera inequivocabile che lo sviluppo delle piattaforme digitali deve essere accompagnato da regole certe e diritti inalienabili delle persone". "Un punto di partenza che, oggi regola la filiera di Amazon, ma che lancia una speranza per tanti lavoratori di Amazon, impiegati dentro i magazzini del colosso dell'e-commerce".

"La vertenza denunciava un incremento dei pacchi delle consegne con carichi di lavoro insostenibili per i lavoratori, che nelle prime settimane del 2019 vedeva i driver di Amazon consegnare fino al doppio di pacchi giornalieri di un driver del settore. Carichi di lavoro prodotti da una crescita delle quote di mercato acquisite da Amazon senza che a questo corrispondesse una crescita proporzionale di lavoro stabile e di qualità".

Tra le numerose tematiche dell'accordo "in primo luogo il ripristino delle corrette relazioni industriali". Attraverso "un'interlocuzione, permanente, codificata con le Rappresentanze Sindacali Aziendali - si legge nella nota - le aziende si impegnano a recepire le problematiche inerenti l'organizzazione e i carichi di lavoro che saranno di volta in volta segnalate, così da prevenire eventuali contenziosi".

E' previsto, poi, scrivono, "il rispetto delle percentuali stabilite dal ccnl Trasporto Merci e Logistica per l'utilizzo dei contratti a termine e di somministrazione". "Questo - spiegano dalla Filt Cgil - rappresenta un punto qualificante dell'accordo, considerato l'uso che in passato è stato fatto di queste tipologie contrattuali nei momenti di picco della produzione". E' previsto, inoltre, "il riconoscimento di un diritto di priorità dei lavoratori a tempo determinato o part-time in caso di trasformazioni a tempo indeterminato o/e full time".

"Consegno 200 pacchi al giorno e sono schiavo di un algoritmo"

Dal 1 luglio 2019, "verrà istituito un premio di risultato costruito tenuto conto di indici di qualità del servizio offerto". "Questo punto dell'accordo - scrivono dalla Filt Cgil - rappresenta una novità nel settore dell'e-commerce perché sperimenta uno strumento che dovrebbe incentivare la qualità del servizio offerto e la professionalità dei lavoratori riequilibrando la spinta dell'azienda a favorire la quantità di merce consegnata". La promozione di formazione, rivolta ai lavoratori, per aumentarne la professionalità compreso corsi specifici di Guida Sicura". Sarà codificato, infine, "un sistema di regole certe per i lavoratori sull'addebito di eventuali danni ai mezzi".

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