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Trump e Xi trovano un accordo

29 giugno 2019 | 07.35
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Gli Stati Uniti hanno acconsentito a non imporre nuovi dazi su altri prodotti esportati dalla Cina a seguito dei colloqui al G20 di Osaka. Le aziende Usa potranno inoltre continuare a lavorare come fornitori della Huawei

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per la ripresa dei negoziati commerciali. Questo, secondo quanto riportano media statali cinesi, il principale risultato del meeting bilaterale tra il presidente americano Donald Trump e il cinese Xi Jinping al G20 di Osaka. Trump ha definito "eccellente" il suo incontro con Xi Jinping. I "negoziati proseguono" con la Cina, ha aggiunto.

Gli Stati Uniti hanno acconsentito a non imporre nuovi dazi su altri prodotti esportati dalla Cina a seguito dei colloqui tra Donald Trump e Xi Jinping al G20 di Osaka, afferma l'agenzia cinese Xinhua, precisando che i due leader hanno anche deciso di lasciare alle delegazioni commerciali di Washington e Pechino la discussione di altri dettagli negoziali. I colloqui con la Cina vanno avanti, "ci siamo rimessi in carreggiata", ha dichiarato Trump dopo l'incontro riservandosi di fornire maggiori dettagli durante la prevista conferenza stampa. "La Cina e Gli Stati Uniti beneficiano della cooperazione e hanno solo da perdere dal confronto", ha dichiarato Xi. "Cooperazione e dialogo sono meglio di frizioni e confronto". Trump aveva minacciato l'adozione di dazi su 325 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina, di fatto estendendo a tutte le importazioni commerciali dal gigante cinese i nuovi dazi.

Le aziende Usa potranno inoltre continuare a lavorare come fornitori della Huawei, ha detto inoltre Trump. "Inviamo e vendiamo alla Huawei una grandissima quantità di prodotti che finiscono nelle cose che loro producono e io ho detto che è Ok continuare a vendere questi prodotti", ha affermato il presidente Usa. La Cina accoglie favorevolmente l'impegno di Donald Trump a rimuovere alcune delle restrizioni imposte alle aziende Usa sulla vendita di forniture alla Huawei. "Sicuramente lo accogliamo con favore", ha detto ai giornalisti Wang Xiaolong, inviato del ministero degli Esteri cinese al G20 di Osaka, secondo quanto riporta Global Times.

La notizia dell'accordo viene vista con soddisfazione ma non sorprende il sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci. "E' una notizia positiva ma per me non è una grande novità, me lo aspettavo" afferma all'Adnkronos spiegando che "aveva avuto sentore che ci sarebbero state delle aperture" già due settimane fa partecipando al G20 sul commercio che si è svolto a Tsukuba in Giappone. Tuttavia Geraci ritiene che "la guerra tra Usa e Cina non si risolverà, andrà avanti con una diatriba commerciale che si protrarrà nel tempo tra alti e bassi, quindi non ci sarà né il ritorno alla chiusura dei mercati, né una completa distensione, ma una negoziazione giornaliera che penso abbia anche degli aspetti molto positivi perché Trump ha risvegliato dei problemi importanti, è uno 'sparigliacarte', e la Cina, dal canto suo, ha bisogno dei suoi tempi per rispondere". Tra l'altro, osserva Geraci "Trump ha detto delle frasi interessanti su Huawei, e molto abilmente ha fatto capire che, verso quello che prima era considerato il diavolo, adesso ci potrebbe una apertura parziale e inoltre ha parlato di una possibile riconsiderazione della inclusione o meno Huawei nella lista bloccata. Ovviamente da leghista dico che - sottolinea Geraci - la sicurezza nazionale viene prima di tutto però il pragmatismo commerciale credo stia prendendo la giusta importanza a Osaka, e Trump e Xi si stanno un po' riaprendo". Per il sottosegretario, attento conoscitore della Cina, una questione importante riguarda il fatto, comunque, che "l'Occidente ha sottovalutato la capacità di innovazione e di progresso tecnologico della Cina. Venti anni fa - spiega - non avevamo capito che oggi, nel 2019, la Cina sarebbe stata fondamentalmente una grande potenza tecnologica". Del resto, aggiunge, molti economisti non hanno capito "il modello dell'economia cinese che è un caterpillar, va avanti nonostante le difficoltà".

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