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Tria: "Stabilizziamo debito nell'interesse dell'Italia"

08 luglio 2019 | 17.12
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Il ministro dell'Economia: "Non è soltanto per rispondere a quello che ci chiede l'Europa"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

"Noi stiamo facendo quello che dobbiamo fare per l'economia italiana e per stabilizzare il debito pubblico. Non è soltanto per rispondere a quello che ci chiede l'Europa. Lo facciamo fino a a quando noi pensiamo che questo coincida con l'interesse dell'Italia". A sottolinearlo è il ministro dell'Economia Giovanni Tria, a margine della riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles.

"In genere bisogna arrivare a un qualche aggiustamento strutturale, ma lo sforzo grosso lo abbiamo fatto quest'anno. E questo varrà. Ovviamente bisogna continuare in quella direzione: l'importante è la stabilizzazione e poi la discesa del rapporto debito/Pil. Vedremo come andrà l'economia nel secondo semestre e lì prenderemo le decisioni ultime", aggiunge Tria rispondendo alla domanda se l'Italia migliorerà di almeno 0,1 punti percentuali il deficit strutturale nel 2020.

La legge di stabilità per il 2020 "la decideremo in ottobre, naturalmente in linea con le regole di bilancio dell'Ue", ha detto ancora il ministro dell'Economia aggiungendo: "Non credo" che oggi ci saranno critiche nell'Eurogruppo alla Commissione europea per la decisione di non raccomandare l'avvio di una procedura per debito nei confronti dell'Italia. "Poi ognuno ha la libertà di parola", ma "credo che non ci sia nulla da discutere".

La Commissione europea "ha deciso di non raccomandare l'avvio di una procedura per deficit eccessivo legata al debito nei confronti dell'Italia, considerando che gli impegni presi dal governo italiano sono sufficienti perché procediamo in questo senso. Bisognerà che" oggi a Bruxelles "Giovanni Tria dal canto suo illustri questi impegni, perché sta anche a lui convincere i suoi pari, ma ho fiducia che l'Eurogruppo sosterrà la posizione della Commissione", affermato dal canto suo il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles. "E' molto chiaro - continua Moscovici - che non è interesse di nessuno aprire una procedura simile. Non è interesse dell'Italia e non è interesse della zona euro. Preferisco di gran lunga il fatto che abbiamo ottenuto le rassicurazioni del caso con un dialogo molto serrato, per il 2019 e il 2020, perché la procedura oggi non sia necessaria. Bisognerà continuare a osservare la situazione da vicino, nel momento in cui il governo presenterà la legge di bilancio per il 2020, per assicurarsi che sia conforme al patto di stabilità. Il 15 ottobre esamineremo il Documento programmatico di bilancio", cosa che "sarà uno degli ultimi compiti di questa Commissione".

"Spero, spero davvero che tutti abbiano capito in Italia che è meglio discutere insieme, dialogare insieme, rispettare le regole, applicate in modo intelligente, piuttosto che stare in uno scontro che trovavo sterile e inutile, ma che ha finito per dare frutti", ha poi aggiunto Moscovici

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