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Progetto Italia, per Ance "decide Governo ma tuteleremo tutte le imprese"

10 luglio 2019 | 17.23
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Gabriele Buia, Presidente Ance (Foto AdnKronos)
Gabriele Buia, Presidente Ance (Foto AdnKronos)

di Andreana d'Aquino

Sul tavolo dell'Assemblea privata dell'Ance c'è stato anche "il Progetto Italia", un tema che l'associazione i costruttori edili considera "di grande interesse" e su cui l'Ance ha espresso "preoccupazione in quanto non garantisce la tutela della concorrenza e del mercato ". Parlando con l'Adnkronos al termine dell'incontro, il presidente dell'Ance, Gabriele Buia ha rimarcato che sul progetto "le decisioni le prenderà il Governo ma l'Ance per suo conto ha il diritto-dovere di tutelare tutte le imprese".

Intervenendo inoltre sugli effetti dello Sblocca cantieri, Buia ha rimarcato che "non potevano essere immediati" ma che la misura è "importante" e "non solo per il settore delle costruzioni perché le infrastrutture sono un bene sociale". "Le infrastrutture -ha chiarito- vengono usate da tutti" e parliamo di "scuole, asili, grandi reti di viabilità e tutto quello che concerne". Buia argomenta quindi che il decreto legge è una misura "importante per il settore" delle costruzioni perché, spiega, prevede "semplificazioni e accelerazioni specialmente per le piccole e medie opere" e ci sono misure "a favore anche dei Comuni". "La grande stazione appaltante italiana e questo stiamo aspettando" ha aggiunto.

Buia ritiene che per vedere gli effetti dello Sblocca cantieri, "bisogna avere pazienza". "Arriveranno -ha detto ancora- sicuramente il prossimo anno, o alla fine di quest'anno, queste nuove le possibilità di implementazione dell'uso della spesa, cosa che noi auspichiamo". E se lo Sblocca cantieri è ormai legge dello Stato, "il grande problema" irrisolto dell'Italia "è che non viene utilizzata la spesa prevista, i denari che sono stanziati" ha alzato il tiro è il presidente dell'Ance ricordando che l'associazione "aveva fatto delle analisi sui cantieri fermi" ed erano "pari a 54 miliardi di euro ormai, perchè i cantieri sono tanti".

"Anche il ministro Tria - e noi ci confrontiamo sempre con il Mef - ci ha dato l'indicazione che ci sono 87 miliardi di euro fermi nelle casse dello Stato" fondi dispersi "nei vari rivoli" ha ricordato Buia. E, ha proseguito il numero uno dei costruttori edili, "la nostra intenzione è sollecitare la politica affinché ci sia la possibilità di usare rapidamente questi denari, altrimenti non riusciremo a far crescere il settore, ma non solo anche l'economia italiana". "Questi denari fermi - ha incalzato - bloccano le infrastrutture e le infrastrutture sono un bene sociale di tutti, non sono un bene solo del mondo delle costruzioni" e "quando si parla di "importanza sociale di un'Italia che cresce" si parla di "un beneficio per le famiglie".

Per questo, dopo il via libera allo Sblocca Cantieri, "dobbiamo fare in modo che la prossima azione del Governo sia sulla semplificazione di tutte le procedure a monte che impediscono l'utilizzo delle risorse" ha commentato ancora Buia. Ed a dimostrare che la semplificazione è strategica per sbloccare i fondi, Buia ha citato il rapido "utilizzo dei 400 milioni di euro per i Piccoli Comuni", una misura contenuta nella Legge di Bilancio. "Il 95% di quelle risorse sono state allocate ed i cantieri sono decollati" ha scandito infine.

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