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La Perla sospende licenziamenti

29 luglio 2019 | 20.03
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Procedura in stand-by fino a settembre

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Sospesi i licenziamenti di 126 lavoratrici del gruppo La Perla. E' questo l'esito del primo tavolo di crisi, che si è svolto oggi al Mise, sulla situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento di Bologna dell'azienda italiana leader nel settore tessile. Al tavolo, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, hanno partecipato i rappresentanti dell'azienda, degli enti locali e le sigle sindacali. L'incontro è stato convocato a seguito del tavolo regionale che non ha potuto fermare la decisione presa da parte dell'azienda, rilevata lo scorso anno da un investitore estero, di avviare una procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 126 lavoratrici dello stabilimento bolognese.

Nel corso della riunione odierna l'amministratore delegato ha sottolineato come la crisi dell'azienda perduri da molti anni e che il rilancio dell'azienda passi attraverso un cambiamento del modello di business, finalizzato al riposizionamento nel settore della lingerie di lusso, core business del gruppo. Il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha sottolineato l'importanza da parte dell'azienda di ''presentare al più presto un piano industriale che restituisca dignità a una regione e a un marchio legato all'identità del territorio. Chiediamo, inoltre, che l'azienda sospenda la procedura di licenziamento collettivo e si mettano in campo tutti gli strumenti a disposizione per salvaguardare i livelli occupazionali e produttivi dello stabilimento''.

Al termine del tavolo l'azienda ha accettato di sospendere la procedura di licenziamento per le 126 lavoratrici dello stabilimento di Bologna fino alla convocazione del prossimo tavolo, al fine di consentire al management di lavorare al piano industriale che verrà presentato già nei prossimi giorni ai sindacati in sede locale e avviare un dialogo con le organizzazioni sindacali, in discontinuità con quanto fatto finora e con l'obiettivo di cercare delle soluzioni per salvaguardare i lavoratori.

Al termine dell'incontro al Mise era stata Daniela Piras, segretaria nazionale della Uiltec ad annunciare la notizia: "è un risultato parziale, non esaustivo, ma che almeno fino al mese di settembre mette in sicurezza i lavoratori del gruppo 'La Perla', in attesa di conoscere nel merito il nuovo piano industriale da parte del 'management' aziendale", ha detto Piras.

"E' stata sospesa la procedura di licenziamento fino al prossimo incontro che verra' nella settimana dal 9 al 13 settembre", ha aggiunto Piras chiedendo all'azienda di presentazione un piano industriale coerente. "Nel tempo che ci separa da questa scadenza - ha assicurato la sindacalista - metteremo in campo ogni azione per scongiurare i licenziamenti che colpiscono le tante figure strutturali addette alla vita produttiva dell'azienda. Il costo del lavoro non si contiene privando l'azienda delle figure professionali maggiormente specializzate. Serve un concreto piano industriale di rilancio per tutelare la forza di penetrazione del 'made in Italy' e l'avviamento del marchio in questione. Non possiamo credere che la proprietà voglia togliere dal mercato una realtà troppo competitiva per sopprimerla anziché salvarla, Ora attendiamo dalla controparte un piano industriale degno di questo nome".

Esprime soddisfazione anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: ''Per le lavoratrici de La Perla un primo importante risultato: sospesi i licenziamenti per i 126 dipendenti. Fiero di aver sostenuto le loro ragioni e del risultato raggiunto grazie al prezioso lavoro delle istituzioni locali. Avanti per questa strada, vigileremo affinché nessun lavoratore sia lasciato a casa. La prima emergenza italiana è il lavoro, è risolvere le 150 crisi aziendali in corso'' scrive in una nota Zingaretti.

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