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In 2024 mini satelliti lanciati da aerei, accordo Aeronautica-Cnr

17 settembre 2019 | 18.58
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(Foto Aeronautica Militare-Cnr)
(Foto Aeronautica Militare-Cnr)

(di Andreana d’Aquino)- Sciami di mini satelliti lanciati nello spazio non più da razzi ma da aerei in volo. È l’orizzonte disegnato dal progetto italiano ‘Air Launch’ che oggi si concretizza con la firma dell’accordo quadro fra Aeronautica Militare Italiana e Consiglio Nazionale delle Ricerche. Aeronautica e Cnr sono capofila di un pool di istituzioni e imprese visionarie del nostro Paese che puntano, con questo programma, a rafforzare la space economy nazionale ed a “ fare squadra”.

L’Accordo quadro di collaborazione vede stakeholder in prima linea nelle attività spaziali italiane ed a sottoscrivere l’intesa, che porterà allo sviluppo delle nuove piattaforme, sono state 22 realtà tra enti di ricerca, università, ed industrie che hanno aderito al progetto Air Launch. In particolare, insieme all'Aeronautica Militare ed al Cnr, l'accordo è stato firmato da Cira, Politecnico di Milano, dipartimento di Scienze dell’Università degli studi Roma Tre, Akka Italia , Altec, Aon, Arca Dynamics, Celab real estate, Kayser Italia, Meccanica per l’elettronica e servomeccanismi Mes, Npc new production concept, Progetti speciali italiani, Setel, Sitael, Sophia high tech, Spaziofuturo, T4i, Telespazio, Topnetwork, Tyvac International.

L’accordo è stato firmato a Roma, nella sala 'Baracca' della Casa dell’Aviatore, alla presenza del Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Massimo Inguscio, e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso. La firma di oggi rappresenta il passo successivo rispetto alla lettera di intenti già siglata a dicembre 2018 tra l'Aeronautica Militare, il Cnr, l'Università di Roma "Sapienza", il Cira-Centro Italiano Ricerche Aerospaziali e la Sitael, azienda italiana specializzata nella produzione di satelliti di piccole dimensione, cui ha fatto seguito un avviso pubblico per manifestazione di interesse, attraverso il quale sono state invitate a partecipare all’iniziativa tutte le industrie nazionali intenzionate ad investire nel settore aerospaziale.

La road map tracciata dal programma ‘Air Launch’ ha tempi stretti: entro dicembre si concluderà lo studio di fattibilità che sarà presentato al Comint, ad aprile 2020 è previsto il primo test in volo, a fine 2022 arriverà il primo prototipo, mentre il primo lancio di mini satelliti da un aereo in volo potrà arrivare già nel 2024. L'Accordo Quadro, inoltre, rientra tra le linee programmatiche della Difesa “per una sempre più inclusiva integrazione e collaborazione tra Forze Armate, mondo accademico, della ricerca ed industriale a supporto della collettività” e per “raggiungere un obiettivo comune e condiviso, in una prospettiva di completa sinergia del Sistema Paese”.

“Penso che lo spazio ci offra, come tracciato dalle attività del Comint, la possibilità di fare quadrato per la space economy italiana. Gli obiettivi sono ambiziosi, è importante partire tutti insieme “, ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso. Il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, ha infine ringraziato l’Aeronautica Militare “perché ci fa volare alto” e la scienza, ha sottolineato, “è fatta per volare alto e garantisce il futuro”. “Questo rilevante accordo -ha sottolineato ancora Inguscio- permetterà di offrire all’Italia nuove opportunità all’avanguardia nel mondo nello sviluppo della tecnologia di lanciatori di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea".

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