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Africa, al via progetti comuni Eni, Bf e Coldiretti

12 ottobre 2019 | 12.46
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Accordo per iniziative congiunte di sviluppo sostenibile attraverso tecniche agricole innovative. Primo passo in Ghana con il Progetto di Eni, centri di formazione e indennità agli studenti

Africa, al via progetti comuni Eni, Bf e Coldiretti

( di Andreana d'Aquino)-

Eni, Bfs e Coldiretti uniscono le forze per portare avanti iniziative congiunte di sviluppo sostenibile in Africa. Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l'amministratore delegato di Bf, Federico Vecchioni, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno infatti firmato oggi un accordo di cooperazione per l’avvio di attività di valutazione su specifiche iniziative all’estero, e in particolare in Africa, relative a progetti di sviluppo delle economie locali attraverso l’applicazione di tecniche agricole innovative e sostenibili nel pieno rispetto degli ecosistemi di riferimento.

L’accordo, sottolineano Eni, Bfs e Coldiretti "è stato definito a seguito e in linea con lo spirito della partnership sottoscritta il 5 luglio scorso tra Confederazione Nazionale Coldiretti ed Eni, che stabilisce aree di collaborazione nell’ambito dell’economia circolare, con particolare riguardo al settore energetico, agricolo, agroalimentare e zootecnico, mediante l’individuazione di specifiche iniziative".

"Bf, l’unico gruppo agro industriale italiano quotato in borsa, metterà a disposizione la propria capacità di generare valore e qualificare i territori tramite tutte le proprie aziende attive nel comparto sementiero, della tecnologia applicata, fino alla produzione di cibo di qualità, per la creazione di filiere integrate a elevato contenuto di innovazione e sostenibilità" spiegano. Inoltre, Eni condividerà la propria esperienza "nella realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile delle comunità locali, nell’ambito dell’economia circolare e delle energie rinnovabili, favorendo il trasferimento di conoscenze e stimolando lo sviluppo di sistemi imprenditoriali".

Nell’ambito dell’accordo, Eni, Bf e Coldiretti intendono valutare, in via prioritaria, una prima collaborazione applicabile in Ghana (Progetto Ghana). " Il Progetto Ghana, iniziativa sviluppata da Eni in partnership con il governo locale, è un progetto pilota finalizzato a creare uno sviluppo duraturo in aree particolarmente depresse del Paese, attraverso la realizzazione di un centro di formazione per lo sviluppo agricolo e di realtà imprenditoriali in cui inserire successivamente le risorse formate, promuovendo la creazione di un tessuto imprenditoriale legato alle attività agricole" sottolinea la nota. In particolare, il progetto prevede l’assegnazione di un’indennità giornaliera agli studenti per l’intero periodo di formazione, con obbligo di frequenza. "Il Progetto Ghana, grazie all’identificazione di specifici indicatori ad esso associati, abilita la replicabilità del progetto su più ampia scala in altre regioni del Ghana come in altri Paesi dell’Africa sub-sahariana" sottolineano Eni, Bf e Coldiretti.

PRANDINI - "L’obiettivo è esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali, sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza e l’emarginazione". E' il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a commentare così i contenuti dell'accordo di cooperazione per l'Africa sottoscritto con Eni e Bf.

DESCALZI - "Questo Progetto Africa è estremamente ambizioso ed è indirizzato potenzialmente a 7 milioni di persone" ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, commentando così l'accordo di cooperazione per l’avvio di attività di valutazione su specifiche iniziative all’estero, e in particolare in Africa, relative a progetti di sviluppo delle economie locali attraverso l’applicazione di tecniche agricole innovative e sostenibili nel pieno rispetto degli ecosistemi di riferimento. "Abbiamo costituito una partnership innovativa un modello di cooperazione che attraverso le competenze e la tecnologia risponde a due esigenze imprescindibili per il nostro tempo: la necessità di contribuire in modo sostenibile allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali dei Paesi in via di sviluppo, e, nel contempo, alla promozione di un modello di produzione di energia sempre più sostenibile e improntato alla decarbonizzazione". "Si tratta -argomenta Descalzi- di temi vitali per il pianeta, di sfide epocali, dove il nostro contributo diventerà ulteriormente significativo quando i principi qui applicati diventeranno principi di sistema". Descalzi sottolinea infine che "Eni, in particolare, attraverso questo accordo raggiunge un duplice obiettivo: rinnovare il proprio impegno nella promozione di iniziative di sviluppo locale nei Paesi in cui opera, e compiere un ulteriore e importante passo per favorire l’affermarsi di un sistema economico sempre più efficiente e circolare".

VECCHIONI - "Attuare programmi per la diffusione dell’agricoltura sostenibile che incrementi la produzione di alimenti di qualità per una popolazione mondiale in continua crescita in un contesto di diminuzione della terra coltivabile: è questa la sfida globale del futuro". E' l'amministratore delegato di Bf, Federico Vecchioni, a sottolinearlo intervendo così sull'accordo per l'Africa sottoscritto con Eni e Coldiretti. "Fatta questa premessa, Bf, che rappresenta nel settore agro - industriale la realtà più importante a livello nazionale, ha il dovere di contribuire con le sue competenze a far divenire l’Africa un grande laboratorio per la sostenibilità e l’innovazione applicata all’agricoltura" sottolinea Vecchioni. "La creazione di moderne filiere agricole integrate, il trasferimento alle giovani generazioni del know-how per una agricoltura sostenibile e innovativa sono tra gli obiettivi di Bf per il Progetto Ghana, che vuole contribuire alla diminuzione delle emergenze alimentari, climatiche e -conclude il top manager- all’endemica mancanza di lavoro e di futuro che ancora oggi affligge una parte del Paese".

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