A Piazza Montecitorio il presidio organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti per dire no all'esclusione di oltre 5mila lavoratori dalla stabilizzazione prevista dal governo a partire dal 1 gennaio 2020
"Dopo anni di precarietà finalmente il governo ha deciso una stabilizzazione ma da questa stabilizzazione resterebbero fuori circa 5000 lavoratori e noi siamo qui oggi per lottare anche per loro". È questo il messaggio portato a piazza Montecitorio dai lavoratori degli appalti delle pulizie delle scuole statali che oggi hanno partecipato allo sciopero indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, in attesa della definizione del Decreto ministeriale che definirà le modalità delle assunzioni a partire dal 1 gennaio 2020.
"Le imprese hanno aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 16mila lavoratori e il Governo e la politica devono intervenire: non è accettabile che un percorso che può mettere fine ad anni di difficoltà si concluda con la perdita di posti di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Confermiamo la disponibilità a trovare soluzioni per tutti - affermano le organizzazioni sindacali - nel segno della solidarietà e dell'inclusione e che rappresentino una risposta complessiva al tema della precarietà, per non dividere e contrapporre i lavoratori.''