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Whirlpool, "nessun passo avanti"

15 ottobre 2019 | 10.41
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Il premier Conte fa il punto sull'incontro a Palazzo Chigi con i vertici dell'azienda: "Hanno confermato che il piano industriale è quello e questo crea rigidità". Il ministro Patuanelli: "Da governo scelte unilaterali se vanno avanti su cessione". La rabbia degli operai, autostrada Napoli bloccata

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Stamattina abbiamo incontrato i vertici (Whirlpool Italia, ndr) con il ministro Stefano Patuanelli ma posso anticipare che non c'è stato nessun passo avanti" ma "faremo tutto il possibile per assicurare un futuro a queste 400 famiglie" nel "loro quartiere a San Giovanni a Napoli". Ad affermarlo il premier Giuseppe Conte parlando a margine della presentazione al Cnr della Relazione sulla ricerca e l'Innovazione in Italia. "Hanno confermato che il piano industriale è quello e questo crea rigidità", ha aggiunto Conte.

A tracciare il quadro dell'esito dell'incontro anche il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli: "E' stato un incontro non positivo nonostante la massima disponibilità del governo a mettere in campo iniziative necessarie possibili per continuare la produzione del sito di Napoli anzi aumentarla. Non c'è stata nessuna apertura da parte di Whirlpool che continua a proporre come unica soluzione una cessione di ramo d'azienda, a questo punto sostanzialmente verso il nulla". "Se Whirlpool continuerà nelle sue scelte unilaterali anche il governo farà le proprie scelte unilaterali - ha sottolineato Patuanelli - E siccome è evidente che questa è una crisi industriale che deve essere trattata da tutto il governo insieme, sceglieremo nelle prossime ore i passi necessari. E' giusto coinvolgere tutti".

"Per me è surreale che ci si sieda ad un confronto con il presidente del Consiglio con la stessa posizione di 3 settimane fa al Mise dove già avevamo detto che quelle non erano le condizioni per procedere", ha detto ancora Patuanelli. L'attenzione dedicata dal governo a questo stabilimento, d'altra parte, continua il ministro lasciando palazzo Chigi, "è esemplificativo di situazioni che non vogliamo che si ripetano; pensare che ci siano atteggiamenti predatori all'interno del tessuto produttivo italiano per noi non è accettabile", dice. E ribadisce: "C'è un accordo firmato nel 2018 e deve essere assolutamente rispettato e portato avanti nella sua interezza".

L'azienda - "Whirlpool Emea prende atto con grande rammarico della mancata disponibilità da parte del Governo a discutere il progetto di riconversione del sito. Tale progetto, come più volte sottolineato, rappresenterebbe l'unica soluzione in grado di garantire la salvaguardia occupazionale e la sostenibilità nel lungo periodo dello stabilimento di Napoli". Così in una nota il gruppo Whirlpool Italia commenta l'incontro di oggi. D'altra parte, prosegue la nota Whirlpool, la disponibilità "confermata oggi dal Governo e quella inclusa nel decreto per la risoluzione delle crisi aziendali sono misure non risolutive e che non possono incidere né sulla profittabilità del sito di Napoli nel lungo periodo, né sulla competitività di Whirlpool nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)". E Whirlpool ribadisce la strategicità dell'Italia, "dove sono impiegate circa 5.500 persone e dove l'azienda ha realizzato investimenti significativi nel corso degli anni, arrivando a costruire la più forte presenza produttiva del settore". In questo contesto, Whirlpool Emea, conclude, "confida nella continua collaborazione con il Governo italiano per supportare la propria forte presenza nel Paese e per garantire che gli investimenti rendano i propri impianti competitivi per il mercato globale".

I lavoratori - Immediata la reazione dei lavoratori a Napoli contro la decisione di Whirlpool di non fare passi indietro e confermare la cessione del sito campano. I lavoratori sono usciti dallo stabilimento di via Argine andando verso l'autostrada; la polizia ha provato a sbarrargli la strada con alcune camionette ma senza risultato. Gli operai, racconta la Fiom, hanno forzato il blocco e sono passati. Ora l'autostrada è bloccata. Whirlpool "irresponsabile" e "arrogante"; da subito 2 ore di sciopero alla fine di tutti i turni in tutti gli stabilimenti del Gruppo e altre mobilitazioni seguiranno, ha fatto sapere Francesca Re David, leader Fiom definendo "arrogante" l'atteggiamnto mostrato ancora una volta da Whirlpool che anche davanti "al massimo rappresentante del governo italiano, che ha chiesto oggi con fermezza il rispetto dell'accordo del 25 ottobre 2018 e l'impegno diretto dell'azienda a Napoli, ha ribadito le scelte unilaterali mostrate in questi ultimi mesi". Per la Fiom "la totale chiusura e l'indisponibilità di Whirlpool a cercare soluzioni coerenti con l'accordo mette di fatto a rischio la tenuta del piano industriale e il futuro di oltre 5.000 lavoratori in tutta Italia".

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