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Fca, Melfi 'festeggia' i suoi 25 anni con le Jeep 'green'

17 ottobre 2019 | 20.07
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Nella fabbrica lucana tutto è pronto per la produzione delle Renegade e le Compass plug-in

Fca, Melfi 'festeggia' i suoi 25 anni con le Jeep 'green'

(dall'inviato Massimo Germinario) - Sono nel segno dell'elettrificazione - tassello chiave della mobilità del futuro - le celebrazioni con cui Fca celebra i 25 anni dello stabilimento di Melfi, che dal 1994 ha prodotto oltre 7,4 milioni di vetture: e lo fa presentando i primi test sulla nuova linea per la Jeep Compass destinata ai mercati europei e che dal prossimo anno verrà prodotta nell'impianto lucano con una inedita motorizzazione ibrida plug-in.

Con questa Compass si mette un altro tassello del programma di investimenti da 5 miliardi di euro che FCA ha annunciato per l'Italia e che conferma la centralità di Jeep nello svluppo dell'impianto di Melfi già scelto nel 2014 per realizzare il primo B-SUV del brand: la Jeep Renegade, di cui a Melfi sono state prodotte già 900.000 unità. Nel primo trimestre 2020 partirà invece la produzione della Jeep Compass per i mercati europei , che poi proseguirà con le ibride plug-in sia di Compass che di Renegade. Procede così il piano di investimenti Fca che prevede l’introduzione di 13 modelli totalmente nuovi o profondamente rinnovati e l’avvio di un piano di elettrificazione dell’offerta, con l’inserimento in gamma di 12 versioni elettriche di modelli nuovi o già esistenti.

L'Italia si conferma peraltro centrale nel processo di elettrificazione avviato di FCA e che - spiega Roberto Di Stefano, responsabile e-mobility del gruppo - "vedrà nel 2020 un anno importante, con ogni 3 mesi una nuova offerta di prodotto". Si inizia con la versione ibrida 'leggera' per le piccole Fiat Panda e 500 e per Lancia Ypsilon (un marchio peraltro "al cui futuro stiamo pensando: e comunque - precisa - non pensiamo di uccidere nessun brand"). Seguiranno le Jeep PHEV, le versioni plug in di Compass e Renegade, che nasceranno nella fabbrica lucana, quindi a meta' 2020 sarà la volta della prima 500 100% elettrica, cui seguirà in autunno Ducato full electric. Una "storia italiana" - ripete Di Stefano, ricordando come - oltre a Melfi - questo processo toccherà le fabbriche di Pomigliano, Mirafiori e Castel di Sangro (Sevel).

Ma se - come testimoniano le scelte del gruppo - dopo 25 anni la fabbrica di Melfi è ancora una delle 'punte di diamante' di Fca sul fronte produttivo, il merito è anche della Plant Academy, creata nel 2015 all’interno dello stabilimento, nel quadro dell'evoluzione di 'Industria 4.0'. E' una struttura - realizzata grazie all'impegno continuo degli stessi addetti dell'impianto lucano facendo ricorso anche a materiali riciclati - che funge da fucina di idee e di sperimentazioni, oltre che una 'fabbrica di talenti' con l'obiettivo di migliorare la competitività complessiva della fabbrica grazie al contributo di ciascuno. Indipendentemente dalla gerarchia e dai ruoli, ogni addetto di Melfi con una idea da proporre e capacità da mettere in campo può esprimerle liberamente: solo nel 2018 sono state presentate e discusse 5 mila idee.

E' un investimento "difficile da quantificare - spiega Alfredo Leggero, responsabile Manifacturing Mass market Brands EMEA - ma che comunque si ripaga da sè grazie ai progetti sviluppati nella stessa Academy e i soldi generati" dal loro sviluppo.

I numeri di Melfi - sul quale il gruppo ha investito a oggi oltre 3 miliardi di euro - sono comunque quelli di un impianto 'world class': la fabbrica lucana assicura tutti i processi produttivi integrati, anche quello della fonitura di componenti plastici. Dalle sue linee escono 1200 vetture al giorno, grazie anche alla collaborazione di 14 fornitori (molti a 'km zero'). Per il movimento dei materiali vengono utilizzati 3 operatori logistici, con un totale occupazionale che supera abbondantemente le 10 mila persone: ai 7.300 dipendenti diretti (4 mila esclusivamente impiegati nel montaggio) vanno aggiunto i 2700 dell'indotto e altri 800 di compagnie e servizi correlati alla fabbrica.

La 'scommessa' Compass è evidentemente centrale per Melfi (e per Fca) visto che questo modello gioca la sua partita nel segmento più grande e in più rapida crescita, quello dei SUV compatti: oggi in Europa rappresenta il 45% del mercato complessivo dei SUV, e si prevede supererà gli attuali 2,5 milioni di unità vendute.

Prodotta in Messico, Brasile, Cina, India e da ora anche in Italia, la Jeep Compass nel 2018 ha immatricolato più di 78.000 unità in EMEA, pari ad oltre il 40% dei volumi Jeep, ed è stato, insieme a Renegade, il modello più venduto del brand in Europa (permettendo al marchio di registrare negli cinque ultimi anni un incremento del 330%).

Annunciando i primi test della nuova plug-in Fca ha anche ricordato la necessità di "creare un ecosistema funzionale all'utilizzo delle vetture elettriche, competitivo oltre che sostenibile". Di qui la firma anche nelle ultime settimane di una serie di accordi con diversi partner come, per esempio, Enel X, Engie, Terna, Transatel, Lexis Nexis e Generali.

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