Convocazione per Cgil, Cisl e Uil dopo la decisione di ArcelorMittal di recedere dal contratto sottoscritto nel 2018. Proclamate 24 ore di sciopero
I leader di Cgil, Cisl e Uil, a quanto si apprende, sono stati convocati a palazzo Chigi. Al centro gli sviluppi della vertenza sugli impianti dell'ex Ilva e la decisione, ribadita ancora nel vertice con il governo da ArcelorMittal, di recedere dal contratto di affitto sottoscritto nel 2018. Presenti inoltre Ugl, Usb, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Confindustria. A Palazzo Chigi Conte vedrà anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e i sindaci di Massafra, Statte, Crispiano, Montemesola. Fim Fiom e Uilm hanno intanto proclamato 24 ore di sciopero per l'intero gruppo ArcelorMittal a partire dalle 7 di venerdì 8 novembre. Le tre sigle si ricompattano così in vista di ore decisive per gli stabilimenti dell'ex gruppo Ilva: per le tute blu di Cgil Cisl e Uil, infatti, è "intollerabile" quanto emerso dal vertice a Palazzo Chigi. Le condizioni poste dalla multinazionale infatti "sono provocatorie e inaccettabili", scandiscono ancora i sindacati, che puntano il dito su quelle che giudicano "più gravi e relative alla modifica del Piano ambientale, al ridimensionamento produttivo a 4 milioni di tonnellate e alla richiesta di licenziamento di 5mila lavoratori, oltre alla messa in discussione del ritorno a lavoro dei 2mila attualmente in Amministrazione straordinaria".