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Elkann: "Non ci preoccupa la causa di General Motors"

21 novembre 2019 | 09.27
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Fca Chrysler Automobiles dopo la causa promossa ieri da GM: "Accuse infondate, ci difenderemo con tutte le forze". Il presidente di Fca: "Dispiace che coinvolga Marchionne". Il Ceo Manley: "Non ci faremo frenare"

(Afp)
(Afp)

"Noi consideriamo che questa sia una causa che verrà trattata nei luoghi adeguati. E' priva di fondamento e come tale non ci preoccupa". Così il presidente di Exor e Fca, John Elkann, parla della causa intentata da Gm. "Personalmente mi dispiace che si coinvolga una persona che ha fatto tanto come Sergio Marchionne e che non è qui e non può difendersi", aggiunge Elkann in occasione di un incontro stampa per l'Investor day di Exor.

Già in una nota diffusa in mattinata Fca Chrysler Automobiles aveva fatto sapere "che si difenderà con tutte le forze dalla causa promossa ieri da General Motors", sottolineando che "Fca è convinta che le accuse mosse da General Motors non siano altro che un tentativo senza basi di distogliere l’attenzione dalle sfide proprie di quella società".

"Questa sconcertante manovra viene in un momento in cui Fca sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte e continua a creare importante valore per tutti i suoi stakeholders, implementando con successo la propria strategia di lungo periodo", ha evidenziato il gruppo: "Ciò comprende il suo piano di fondersi con Psa, che per parte sua ha completato con successo il risanamento delle attività europee che ha recentemente acquistato dalla General Motors".

"Fca si occuperà di questo straordinario tentativo di creare un diversivo nei modi dovuti e continuerà a concentrarsi sul produrre risultati record e realizzare la sua entusiasmante visione del futuro dell’industria automobilistica", ha assicurato: "Fca ha fiducia che prevarrà nel difendersi da queste accuse in tribunale e intende avvalersi di tutte le tutele disponibili in risposta a questa causa senza fondamento".

"Non ci faremo frenare da questa azione", la rassicurazione contenuta nella lettera che il ceo di Fca, Mike Manley, ha scritto ai dipendenti all’indomani della notizia della causa. Sottolineando che " la denuncia rimaneggia un insieme di salaci accuse pubbliche su questioni legali in sospeso a Detroit e a una prima analisi, al di là di insostenibili speculazioni, non presenta alcuna nuova accusa documentata", Manley ribadisce l’intenzione di Fca di difendersi "energicamente", ringrazia i dipendenti "per il lavoro che avete fatto e continuate a fare per creare un’azienda straordinaria". "Manteniamo alto il nostro livello di prestazioni poiché ha chiaramente preoccupato alcuni dei nostri concorrenti", conclude il ceo di Fca.

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