"Quando si lavora con gli obiettivi chiari, non ci devono essere problemi e non ci saranno mai problemi. Il decreto che abbiamo approvato stasera aiuta i risparmiatori, salva i risparmi, ma nessuna pietà per i manager e gli amici degli amici che l'hanno ridotta così". Lo ribadisce Luigi Di Maio, a margine del Cdm che ha approvato il decreto con le misure a sostegno della Popolare di Bari.
Con Banca Etruria, rimarca poi il ministro degli Esteri, interpellato dai cronisti, "abbiamo perso i risparmi di centinaia di migliaia di italiani che stiamo risarcendo ancora", con le Venete "si usarono i fondi pubblici per ripulire banche che poi sono state vendute a un euro ad altre banche. Per quanto riguarda Mps, non si è avviato il processo di banca pubblica degli investimenti".
"Se si dovesse fare l'intervento, con la Popolare di Bari che viene annessa a Mediocredito Centrale, si potrà avviare il processo per una banca pubblica, che per noi deve essere sul modello della Kfw tedesca o della Bpi francese, che sono due banche pubbliche che prestano alle imprese, invece di prestare ad amici degli amici", prosegue.
"Al Consiglio dei ministri è pervenuta una relazione della Banca d'Italia su tutti i controlli fatti negli ultimi anni" sulla banca Popolare di Bari e questa "sarà ovviamente al centro di una discussione e si potranno verificare i controlli fatti e se si poteva fare di più", afferma.
"Il presidente del Consiglio -dice ancora- solleciterà la Banca d'Italia e i commissari ad una azione di responsabilità sui vecchi manager, quelli che hanno creato il buco di bilancio prestando soldi evidentemente ad amici degli amici, che non li hanno restituiti", conclude.