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Bce, Lagarde: "Crescita moderata, preoccupa coronavirus"

06 febbraio 2020 | 11.03
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In audizione a Bruxelles davanti alla commissione Econ del Parlamento europeo: "Supporto politica monetaria serve ancora a Eurozona"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

L'economia dell'area euro "continua a crescere, anche se con uno slancio modesto". Lo constata la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione a Bruxelles davanti alla commissione Econ del Parlamento europeo, presieduta da Irene Tinagli (Pd), sottolineando che si tratta di sviluppi "complessivamente in linea con le nostre aspettative". L'economia interna, ricorda ancora Lagarde, "resta relativamente resiliente. I consumi privati, per esempio, sono cresciuti dello 0,5% nel terzo trimestre del 2019, sulla scorta di ulteriori miglioramenti nelle condizioni di lavoro. Il tasso di disoccupazione si attesta al 7,8%, ai minimi dal luglio 2008. Il numero delle persone occupate continua ad aumentare ed è salito di oltre 11 mln da metà 2013", sottolinea.

Dato che l'inflazione rimane "tenue", l'economia dell'Eurozona "continua a necessitare di sostegno da parte della nostra politica monetaria, che fornisce uno scudo che protegge dai venti contrari", dice ancora Lagarde sottolineando che sulla crescita dell'Eurozona "pesano" anche "fattori globali". E, se le "incertezze" legate alle "tensioni commerciali tra Usa e Cina stanno diminuendo", ci sono "altri rischi che ancora allignano o che, come per l'incertezza che circonda l'impatto del coronavirus" 2091-Ncov, costituiscono "una rinnovata fonte di preoccupazione".

C'è ancora "incertezza", aggiunge Lagarde, "sugli effetti" che l'epidemia causata dal coronavirus 2019-Ncov "produrrà sull'economia cinese e su quella globale". Le epidemie, ricorda la presidente della Bce, "hanno la tendenza a ripercuotersi" sull'attività economica, ma poi, "una volta contenute", l'economia "rimbalza", che è esattamente quello che "è successo al tempo della Sars anni fa", conclude Lagarde.

La "performance complessivamente moderata della crescita" economica nell'area euro "sta ritardando la trasmissione degli aumenti salariali ai prezzi e gli sviluppi dell'inflazione restano tenui", afferma poi la presidente della Bce secondo la quale l'inflazione misurata dall'indice armonizzato dei prezzi al consumo, "secondo la stima preliminare, si è attestato all'1,4% in gennaio, in linea con le nostre attese".

Le politiche "strutturali e di bilancio hanno un ruolo importante da svolgere in un contesto di bassi tassi di interesse. Possono sostenere lo slancio della crescita e sostenere il potenziale, tramite una crescita più elevata della produttività", ricorda allora Lagarde. "Questo, a sua volta, sosterrebbe l'efficacia delle nostre misure e aiuterebbe i tassi di interesse a crescere ancora, a tempo debito", conclude la presidente della Bce.

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