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Air Italy, Ryanair si sfila: "Non la compreremo"

13 febbraio 2020 | 12.30
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Lo ha chiarito David O'Brien, Chief Commercial Officer del gruppo, incontrando la stampa a Milano: "Non c'è nessuna intenzione da parte nostra. Abbiamo visto le speculazioni, ma per noi non ha alcuna utilità"

(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)

Ryanair non è intenzionata a comprare Air Italy. Lo ha chiarito subito David O'Brien, Chief Commercial Officer del gruppo, incontrando la stampa a Milano. "Chiariamo subito: non c'è nessuna intenzione di comprare Air Italy da parte nostra", ha detto. "Abbiamo visto le speculazioni, ma per noi non ha alcuna utilità". Incontrando la stampa, O'Brien ha chiarito che Ryanair "non sta approfittando" della situazione di Air Italy per promuovere nuove rotte. "Siamo sempre cresciuti in Italia indipendentemente dallo sviluppo o meno di altre compagnie, non potremmo certo basarci su questo, sarebbe impensabile". "Ci riteniamo - ha aggiunto - partner affidabili e siamo dispiaciuti per quello che sta accadendo". L'obiettivo della compagnia è "continuare a crescere in Italia, siamo già cresciuti del 3-4% in traffico di passeggeri rispetto allo scorso anno, a Milano e perché no, in Sardegna, dove vediamo delle grandi opportunità".

Il motivo della convocazione della stampa a Milano è l'annuncio della decisione di introdurre altri due aeromobili a Milano, uno a Bergamo e uno a Malpensa, con altre rotte in aggiunta da e per la Sardegna, destinazione Cagliari e Alghero. La rotta Milano Malpensa-Cagliari, in particolare, è una novità. "Siamo aperti per nuove ulteriori rotte da Milano alla Sardegna con le giuste condizioni fiscali, rivedendo magari l'addizionale, e qualora ci fosse disponibilità di nuovi aeromobili a Milano e per Cagliari".

A chi gli chiedeva perché Air Italy non potesse figurare tra le nuove acquisizioni del gruppo, che è comunque interessato al consolidamento in Europa, O'Brien ha spiegato di "non vedere alcun valore in Air Italy", diversamente dalle potenzialità che la compagnia vede "a Milano e in Sardegna". E ancora: "Le acquisizioni fine a se stesse non portano frutti. Se il proprietario principale non ha interesse a investire di più perché dovremmo farlo noi?".

"Siamo in discussione con l'aeroporto di Olbia per aprire lì una base, difficilmente avverrà per l’estate ma ci stiamo lavorando", ha detto ancora O'Brien, sottolineando come rispetto alla liquidazione di Air Italy, si tratti tuttavia di "discorsi indipendenti". A Olbia la quota di Air Italy è un quarto e "siamo intenzionati a coprire questo gap trovando gli aeromobili e le condizioni giuste. Quanto accaduto è indipendente da quanto deciso da Ryanair".

Esiste però la possibilità di assumere personale Air Italy da parte di Ryanair: "Certamente, conosciamo dei piloti, sono ben preparati. Se aumentiamo il numero di aeromobili ci sarà certamente lavoro per Air Italy", afferma ancora O'Brien, spiegando che per ogni nuovo aereo servono 30-40 persone di equipaggio. La compagnia non è interessata agli slot sardi lasciati eventualmente vuoti: "Non riconosciamo nessuno slot di valore. Non ci interessa Linate, lo riteniamo eccessivamente caro. Non ci sono slot che meritino di essere comprati. Forse - aggiunge - quando il Qatar ha investito in Air Italy non si aspettava che Alitalia sarebbe sopravvissuta così tanto". Al momento, aggiunge, "non c'è stato un approccio di Air Italy o della Regione Sardegna, con cui siamo sempre in contatto. Non è responsabilità della Sardegna di rimpiazzare Air Italy, forse al massimo del Governo del Qatar".

Sicuramente la possibilità di assumere ex personale di Air Italy aumenterebbero se la compagnia fosse in grado di realizzare la base a Olbia, è il ragionamento del manager. Oltre alle 30-40 persone dell'equipaggio che sarebbero necessarie per ogni nuovo aeromobile acquistato, "l'indotto indiretto potenziale sarebbe di 200 persone per ogni immobile basato". Sui motivi che hanno portato la liquidazione di Air Italy, O'Brien non si sofferma: "Non sono un patologo dell'aviazione, faccio notare però che il personale navigante di Air Italy era solo il 50%, il nostro è l'80%".

Il vuoto lasciato da Air Italy potrebbe essere colmato eventualmente da Ryanair ma solo con nuovi aerei, di cui al momento "non c'è grande disponibilità". Sulla vicenda dei Boeing 737 Max, "non pensiamo saranno disponibili prima dell'estate 2021, su questo terremo la nostra view il più prudente possibile. Poi magari arrivano quest'anno, ma stiamo programmando i voli senza considerare l'arrivo dei Max per essere più prudenti".

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