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Sabato stop reattore 1 Fessenheim in Francia, dopo 43 anni verso chiusura centrale nucleare

19 febbraio 2020 | 17.27
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Sabato stop reattore 1 Fessenheim in Francia, dopo 43 anni verso chiusura centrale nucleare

Dopo 43 anni di servizio, la centrale di Fessenheim, la più vecchia centrale nucleare in Francia, si appresta a chiudere. Per lo smantellamento della centrale situata in Alsazia e per la sua definitiva chiusura bisognerà aspettare ancora un po' ma oggi, con un decreto pubblicato nella Gazzetta ufficiale francese, si è fatto un passo decisivo in questa direzione. Sabato alle 2.30 del mattino sarà definitivamente spento il reattore numero uno. Il secondo reattore dovrebbe essere spento il 30 giugno prossimo.

"E' un momento storico. Sono anni che diciamo ai francesi che bisogna ridurre la quota del nucleare nella nostra elettricità, sono anni che sentono parlare della chiusura di Fessenheim e da anni i nostri predecessori hanno rinviato la decisione. La decisione ora è stata presa. Sabato il primo reattore della centrale sarà spento", commenta il ministro francese della Transizione ecologica, Elisabeth Borne ai microfoni della radio francese 'Rmc'.

"Era un impegno del presidente della Repubblica: ho firmato oggi il decreto che impone la chiusura di Fessenheim. E' una prima tappa nella strategia francese di riequilibrio del mix energetico tra nucleare e rinnovabili", sottolinea dal canto suo il premier francese, Edouard Philippe. L'obiettivo del Governo francese, infatti, è di ridurre progressivamente da circa il 70% attualmente al 50% la quota di nucleare nel mix energetico entro il 2035.

Borne ha voluto rassicurare anche i lavoratori. "Non ci sarà un taglio ai posti di lavoro. Ci siamo assicurati parlando con Edf che tutti i dipendenti ritroveranno un posto di lavoro. Prendiamo questo problema molto seriamente", spiega il ministro. Inoltre, assicura, "ci saranno misure di accompagnamento per l'indotto e per i commercianti che dipendevano della centrale".

Secondo la direzione del sito, scrive 'Le Monde', 650 dipendenti di Edf, il gruppo energetico francese, e 300 aziende dell'indotto lavorano ancora alla centrale. Entro il 2020 200 dipendenti di Edf saranno ricollocati. Nel 2025, data dell'inizio dello smantellamento della centrale, ce ne saranno solo 60 dipendenti di Edf e un centinaio dell'indotto. Prima della riduzione dei dipendenti di questi anni, la centrale di Fessenheim generava circa 2 mila posti di lavoro diritti, indiretti e indotti. Ossia complessivamente circa 5 mila persone. Secondo alcuni studi la perdita economica per i commerci situati a prossimità della centrale è stimato in cinque milioni di euro.

Fessenheim, secondo i dati di Edf, produce in media ogni mese l'equivalente dei consumi di 400 mila nuclei.

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