Cambia la 'geografia' urbana con alberghi e ristoranti + 16,5%
Nelle città italiane si assiste a un forte calo dei negozi al dettaglio pari a - 12,1% tra il 2008 e il 2019, in termini numerici - 69.682, viceversa alberghi, bar e ristoranti aumentano in maniera esponenziale del 16,5% pari a +49.320 attività. E' quanto emerge dal rapporto annuale sulla demografia d'impresa nelle città italiane dell'Ufficio studi di Confcommercio che ha preso in considerazione 110 capoluoghi di provincia e 10 comuni non capoluoghi più popolosi.
Anche il commercio ambulante risulta in calo con -13.960 attività. Inoltre, le imprese guidate da italiani risultano in calo del 2,2% tra il 2012 e il 2019 mentre nello stesso periodo quelle guidate da stranieri aumentano del 27,7%.
La desertificazione commerciale dei centri urbani genera disagio sociale sottolinea Confcommercio. I negozi di vicinato, i pubblici esercizi, le attività turistiche e servizi, soprattutto nelle periferie, rappresentano anche un presidio fondamentale per alleviare la tensione sociale e il diffuso senso di insicurezza e per ricucire il legame tra persone, luoghi e imprese, favorendo percorsi di legalità.