Alberghi vuoti, in Italia si rischia un calo prenotazioni del 40%
E' allarme occupazione negli alberghi italiani a fronte del calo della clientela per il coronavirus. A lanciarlo è la Federalberghi. "A fronte di zero clienti nelle strutture non possiamo continuare a mantenere i livelli occupazionali: gli stipendi vanno pagati con gli incassi" segnala all'Adnkronos il presidente Bernabò Bocca, in rappresentanza del settore alberghiero che occupa circa 350 mila persone. Per questo motivo chiede a gran voce "una dilazione dei pagamenti dei contributi e delle imposte alle imprese che devono scegliere se pagare gli stipendi o le tasse. Tutte e due non ce la facciamo. Ma i provvedimenti devono arrivare subito".
"Siamo finiti in una black list di Paesi, turisticamente parlando" segnala ancora Bocca. "Inoltre assistiamo a un blocco del turismo leisure che non viene in Italia per paura e a un blocco del turismo corporate italiano, con la cancellazione di tutti i viaggi d'affari. Ne consegue che abbiamo gli alberghi vuoti e non solo nelle zone oggetto di ordinanza ma anche in altre città, a Roma per esempio ci sono state migliaia di cancellazioni". Una situazione "di panico e di delirio totale nel Paese" e il presidente di segnala un forte calo delle prenotazioni, non solo nelle zone rosse, con il rischio di un calo del turismo del 40% in molte città come anche a Roma.