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Atlantia, Sapelli: "Azioni a dipendenti? Diventi un esempio"

26 aprile 2020 | 15.55
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(Afp)
(Afp)

Il programma di Atlantia che prevede l'assegnazione gratuita di 75 azioni a ciascuno degli oltre 12mila dipendenti del gruppo "è un atto di relazione industriale, un gesto bellissimo, che spero venga preso come buon esempio di relazioni interne tra proprietà, manager e dipendenti". Lo dice all'Adnkronos l'economista Giulio Sapelli, che ricorda come sia sempre stato "favorevole all'azionariato popolare. Spero sia l'inizio di una cogestione alla tedesca, ma non come è concepita in Italia dai sindacati, che ne devono rimanere fuori, a differenza dei dipendenti che dovrebbero essere anche nei cda", avverte.

Scelte del genere, dice ancora Sapelli, "avrebbero evitato all'Italia molti disastri, come nel 1969 l'autunno caldo. Spero che sia l'inizio di iniziative del genere, come una resurrezione che auspico in un tempo di crisi come questo". Crisi che, ricorda poi l'economista, investe "anche la reputazione di Atlantia. Da parte mia ci sono tanti complimenti, nella speranza che questo porti a una vera cogestione alla tedesca che interessi quindi i lavoratori e non i sindacati", conclude.

CGIL - "La notizia potrebbe avere un interesse per i lavoratori ma troviamo il metodo alquanto discutibile". Così, all'Adnkronos, la segretaria nazionale della Filt Cgil, Cristina Settimelli, sull'iniziative di Atlantia per rafforzare il legame tra azienda e lavoratori. "Al di là delle notizie che abbiamo appresso sulla stampa, non ci è stato comunicato ufficialmente nulla", aggiunge. "Ci aspettiamo la convocazione di un incontro sul tema - aggiunge Settimelli - così da poter avere più elementi per esprimere una valutazione sulle iniziative che intendono mettere in campo".

UILTRASPORTI - "Prendiamo atto positivamente della scelta di Atlantia di destinare 75 azioni del proprio portafoglio ad ognuno dei lavoratori del gruppo, in una iniziativa, come dichiarato da Atlantia stessa, finalizzata a rafforzare il legame tra azienda e lavoratore". Così all'Adnkronos Marco Verzari, segretario nazionale di Uiltrasporti.

"Ma per traguardare questo obiettivo - avverte - non bastano soluzioni esclusivamente finanziarie, occorrono atti che realmente riconoscano il ruolo del lavoro, facciano contare i lavoratori nelle scelte dell’azienda e migliorino concretamente le relazioni sindacali carenti in molte aziende del gruppo. In molte aziende, vedi ad esempio il gruppo Autostrade per L’Italia, questa operazione di Atlantia, rischia di essere percepita come una beffa, poiché saranno gli stessi lavoratori ad averla, di fatto, finanziata", continua Verzari

"Infatti, queste aziende non hanno voluto pagare alcuna integrazione al reddito alle migliaia di lavoratrici e lavoratori messi in Cassa Integrazione - dice - disattendono unilateralmente ed intenzionalmente disposizioni contrattuali e regolamentari, come ad esempio in tema di malattia e congedi ed in molti casi, perseverano in atteggiamenti che rischiano, nei fatti, di pregiudicare proprio quel legame tra lavoratore e azienda che invece Atlantia dichiara pubblicamente di sostenere", conclude il leader sindacale.

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