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Palenzona: "Abbiamo un drammatico problema di classe dirigente"

23 maggio 2020 | 12.04
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Il presidente di Aiscat: "Andiamo in Ue braghe in mano poi facciamo Rdc"

(Fotogramma)
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"In Italia abbiamo un drammatico problema di classe dirigente perché abbiamo distrutto la politica" e per far fronte alle emergenze, come questa del coronavirus, "serve una visione" e "nella prima Repubblica c'era una visione del futuro, come dimostra un progetto che guardava a come sarebbe stato l'aeroporto di Fiumicino nel 2050". A scandirlo è stato il presidente di Aiscat, Fabrizio Palenzona, intervenendo al Pwc webinar 'Italia 2021 - E' già domani', brainstorming sulla visione del nostro Paese che deve riprendersi dallo tsunami coronavirus. "Abbiamo indebolito la nostra classe dirigente", ma nella prima Repubblica "crescevamo il doppio di oggi" ha sottolineato Palenzona.

Parlando del Fondo salva Stati, il presidente di Aiscat ha detto che "i soldi del Mes ci servono moltissimo" per affrontare un rinnovo della sanità. "L'Unione Europea sul Mes fa una cosa giusta" ma noi andiamo sempre "in Ue con le braghe in mano per fare poi cose come il Reddito di Cittadinanza" ha evidenziato, aggiungendo che l'Ue ci darà "il Recovery Fund se ci sarà un progetto per l'Italia" e il progetto "ci sarà se ci sarà una classe dirigente".

Secondo Palenzona "dobbiamo avere il coraggio di sbloccare le opere pubbliche" perché "abbiamo 25 miliardi di euro da sbloccare e basterebbe un semplice click" con ricadute per 60 miliardi di euro nell'indotto, ha rilevato.

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