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Nuovo accordo Anci-Comieco, verso il New Green Deal europeo

12 giugno 2020 | 18.36
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Nuovo accordo Anci-Comieco, verso il New Green Deal europeo

La filiera cartaria, nel contesto del nuovo accordo quadro Anci Conai, ha definito i termini del nuovo allegato per la raccolta e l’avvio a recupero e riciclaggio di carta e cartone. L'accordo recepisce i principi del pacchetto europeo sull’economia circolare che il Governo si accinge a recepire. Il tema è stato affrontato oggi nel corso del webinar organizzato da Comieco e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la partecipazione di Anci, Conai, e Chiara Braga, relatrice alla Camera dei Deputati degli schemi di decreto legislativo di recepimento del “pacchetto economia circolare”.

Nella gestione dei rifiuti di imballaggio negli ultimi 20 anni l'Italia ha raggiunto risultati importanti che hanno consentito di raggiungere gli obiettivi europei prima dei termini previsti dal legislatore comunitario. Il sistema consortile per la gestione degli imballaggi è diventato un modello europeo che ha permesso lo sviluppo delle raccolte differenziate urbane stabilendo, attraverso l’accordo quadro Anci-Conai, regole e modalità di ritiro e avvio a riciclo.

“La filiera cartaria è un punto di eccellenza di questo sistema, oltre che un perfetto modello di economia circolare, che ha storicamente fatto del recupero e riciclaggio la risposta alla strutturale carenza di materia prima vergine del nostro Paese – dichiara Amelio Cecchini, presidente Comieco - In 20 anni, la raccolta differenziata è passata da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate con un tasso di riciclaggio, nel comparto dell’imballaggio, superiore all’80%, già oltre gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea al 2025 e in linea con l’obiettivo dell’85% previsto per il 2030. Risultati importanti raggiunti grazie ad una filiera e ad un sistema industriale che ha saputo innovare anche sul versante delle tecnologie”.

Per Edo Ronchi, presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, "per rendere tra loro omogenei e comparabili i regimi di responsabilità estesa del produttore (Epr) la direttiva Ue 851/2018 ha imposto a tutti gli Stati membri di far rispettare determinati requisiti generali minimi. In Italia questa direttiva è in fase di recepimento, percorso che si completerà nei prossimi mesi, mentre l’adeguamento degli attuali regimi Epr ai requisiti dovrà avvenire entro il 5 gennaio 2023. In questa fase di transizione, la negoziazione tra l’Anci e il Conai per l’accordo quadro e l’allegato tecnico per gli imballaggi in carta e cartone definito da Anci e Comieco rappresentano una prima importante applicazione dei requisiti europei della nuova direttiva”.

L’Italia, aggiunge Giorgio Quagliuolo, presidente Conai, "non ha niente da invidiare a nessun Paese in termini di economia circolare. Il nostro Paese rappresenta un’eccellenza nella gestione e nel recupero dei materiali di imballaggio. L’Europa impone un tasso di riciclo pari al 65% entro il 2025: il sistema rappresentato da Conai e dai consorzi di filiera ha già superato il 70%, e i benefici ambientali del nostro lavoro sfiorano il miliardo di euro".

Le prossime sfide? "La raccolta differenziata deve continuare a crescere in qualità e in quantità, soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, dove la carenza di impianti resta preoccupante. Spero anche che le materie prime seconde trovino presto nuovi sbocchi sul mercato, per evitare che i quantitativi sempre più significativi di materiale raccolto in modo differenziato restino stoccati negli impianti: anche per questo credo che la chiusura dei provvedimenti sull’End of Waste sia urgente”, conclude Quagliuolo.

Con il nuovo accordo e l’entrata in vigore dell’allegato tecnico sugli imballaggi cellulosici a partire dal 1 maggio, spiega Ivan Stomeo, capo delegazione Anci, "abbiamo anticipato le direttive europee sulla responsabilità estesa del produttore e sulla copertura della raccolta all’80% da qui ai prossimi 5 anni. Per Anci questo è grande risultato”.

In Italia, i consorzi di produttori, per Chiara Braga, capogruppo Pd in VIII Commissione Ambiente e responsabile nazionale Sostenibilità e Agenda2030 del Partito Democratico, "costituiscono il sistema attraverso cui viene gestita la maggior parte del mercato del riciclo, penso a tal proposito a quello importantissimo legato alla filiera della carta. L’attività posta in essere dai consorzi, è da sempre di pubblico interesse e legata ad un’evoluzione che nel corso del tempo ha contribuito a colmare in maniera virtuosa alcune inefficienze del mercato e di sviluppare in maniera significativa filiere industriali di qualità".

"Le direttive comunitarie sull’economia circolare oggetto di recepimento da parte del Parlamento rappresentano un’occasione importante per rafforzare il sistema dei consorzi e adeguarli alle esigenze di questa nuova fase, in particolare rispetto al raggiungimento degli obiettivi ambientali e al rispetto del principio di concorrenza previsto dall'ordinamento comunitario", conclude Braga.

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