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Assegno unico universale, cosa c'è da sapere

22 luglio 2020 | 20.27
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(Fotogramma)
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La Camera dei deputati ha detto il primo “sì” al disegno di legge che prevede l’introduzione dell’assegno unico universale per tutte le famiglie con figli. Si tratta, come sottolinea laleggepertutti.it, di una prestazione con una base comune per tutti i nuclei familiari a cui si aggiunge una quota variabile in base alla situazione economica del richiedente. Sarà possibile ricevere un assegno mensile oppure utilizzare un credito d’imposta dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del 18° anno di età del figlio.

Il provvedimento punta a favorire la natalità, proprio in un momento in cui il calo delle nascite ha raggiunto livelli preoccupanti. Il Governo punta a sostenere le famiglie che vogliono avere dei figli e, parallelamente, sostenere l’occupazione, soprattutto quella femminile.

Ci sono 12 mesi a disposizione dell’Esecutivo per approvare nuovi decreti legislativi basati sui princìpi dell’universalità e della progressività. Questi criteri consentono alle famiglie di avere un assegno con un importo comune per tutti (ancora da definire) più una quota variabile per la quale potrebbe occorrere la presentazione dell’Isee per dimostrare la propria situazione economica. La prestazione terrà conto anche dell’età dei figli a carico. Sarà riconosciuta per ciascun figlio minore a carico e maggiorata per i figli successivi al secondo. Dai 18 ai 21 anni, sempre per i figli a carico, l’assegno spetterà in misura inferiore e solo a determinate condizioni, come un percorso scolastico, universitario o lavorativo a basso reddito, un tirocinio, ecc. Esiste la possibilità per il figlio maggiorenne di ricevere direttamente l’assegno, per favorirne l’autonomia.

Per i figli con disabilità, l’importo viene maggiorato in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento, con maggiorazione graduata secondo le classificazioni di condizione di disabilità. L’assegno rivolto ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del 21° anno di età.

Come detto, ci sono due opzioni per beneficiare dell’agevolazione: l’assegno mensile o il credito d’imposta. L’indennità è cumulativa con altre prestazioni simili e compatibile con il reddito di cittadinanza.

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