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Cala a luglio fiducia consumatori ma sale per imprese

24 luglio 2020 | 10.33
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Lo rileva l'Istat, secondo cui pesano il clima economico e l'incertezza del futuro

(Fotogramma)
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A luglio 2020 si stima una leggera flessione del clima di fiducia dei consumatori, rispetto al mese di giugno 2020 (da 100,7 a 100,0); invece, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale per il secondo mese consecutivo, passando da 66,2 a 76,7. Lo rileva l'Istat. L'Istituto spiega che le componenti economica e futura del clima di fiducia dei consumatori sono in diminuzione (da 87,1 a 85,7 e da 105,6 a 104,2 rispettivamente), mentre cresce sia la componente personale ( da 104,5 a 105,2) sia quella corrente (da 96,4 a 97,3).

Con riferimento alle imprese, le stime dell'Istat evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori seppur con intensità diverse. In particolare, nell’industria l’indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 80,2 a 85,2 e nelle costruzioni aumenta da 124,0 a 129,7 . Per il comparto dei servizi, si evidenzia una marcata risalita dell’indice sia nei servizi di mercato (da 52,1 a 65,8) sia nel commercio al dettaglio (l’indice passa da 79,6 a 86,3).

L'Istituto di Statistica rileva inoltre che per quanto attiene alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione. Le scorte di prodotti finiti sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso. Per le costruzioni, l’aumento dell’indice è trainato da un deciso miglioramento dei giudizi sugli ordini a cui si unisce un peggioramento delle aspettative sull’occupazione presso l’impresa.

Nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio, prosegue l'Istat, migliorano tutte le componenti dell’indice; in particolare, nei servizi si segnala il deciso recupero dei giudizi e delle attese sugli ordini e nel commercio l’aumento marcato sia dei giudizi sia delle aspettative sulle vendite.

Nella fase di rilevazione dei dati, effettuata tra il 1° e il 17 luglio 2020, non vi è stata alcuna riduzione del tasso di risposta delle imprese a causa dell’emergenza sanitaria. Nell’elaborazione dei dati, sono state comunque messe in atto delle azioni per gestire in modo adeguato le variazioni eccezionali presenti in questo periodo, conclude l'Istat.

"A luglio il clima di fiducia delle imprese migliora per il secondo mese consecutivo, pur rimanendo ancora distante dai livelli precedenti l’emergenza sanitaria. La crescita, diffusa a tutti i settori, è più marcata per i servizi. Peraltro, i livelli raggiunti dagli indici rimangono storicamente contenuti ad eccezione delle costruzioni, dove l’indice torna a collocarsi sui livelli storicamente elevati registrati all’inizio del 2018. L’indice della fiducia dei consumatori, invece, dopo il recupero mostrato nel mese di giugno 2020, registra una lieve flessione, determinata dalla diminuzione del clima economico e di quello futuro". E' il commento dell'Istat ai dati diffusi oggi dall'Istituto sulla fiducia di consumatori e imprese a luglio.

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