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Ponte Genova, pronti i robot che vigileranno su infrastruttura

29 luglio 2020 | 14.09
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Ideati e realizzati dall’Istituto Italiano di Tecnologia e dal Gruppo Camozzi

Ponte Genova, pronti i robot che vigileranno su infrastruttura

Completati i robot, unici al mondo come sistema, che vigileranno sulla sicurezza del nuovo Ponte di Genova. L’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e il Gruppo Camozzi hanno infatti ideato e realizzato un sistema robotico unico al mondo per contribuire alla sicurezza del Nuovo Ponte di Genova. Il sistema robotico, spiegano, "verificherà mediante telecamere e sensori lo stato di integrità dell’infrastruttura e, tramite rielaborazione dei dati attraverso algoritmi, permetterà al gestore di intervenire con eventuali azioni di manutenzione in via preventiva".

La costruzione e l’assemblaggio dei robot, unici al mondo, che contribuiranno a rendere sicuro il Ponte Genova San Giorgio è dunque terminata ed i dispositivi, progettati dall’Istituto Italiano di Tecnologia e realizzati dal Gruppo Camozzi, su commissione dell’Ati costituita fra Seastema e Cetena (Gruppo Fincantieri), contribuiranno alla sicurezza del nuovo Ponte di Genova mediante telecamere e sensori, eseguendo in maniera automatica un monitoraggio periodico dell’infrastruttura. Si tratta di 4 robot – 2 Robot-Inspection e 2 Robot-Wash – che saranno operativi il prossimo autunno non appena gli impianti di servizio del sistema saranno completati., fanno sapere dall'Iit e dal Gruppo Camozzi.

Il sistema robotico, spiegano, "si basa sull’installazione ai lati del ponte dei 4 robot: 2 che si occuperanno della ispezione della superficie inferiore dell’impalcato e dell’elaborazione dei dati per la determinazione di eventuali anomalie (Robot-Inspection) e 2 che puliranno le barriere antivento ed i pannelli solari (Robot-Wash)" e "questo sistema robotico di ispezione è il primo al mondo automatico e fornisce un modello replicabile a livello globale volto a aumentare la sicurezza non solo di questo tipo di infrastrutture, ma anche di qualsiasi opera civile che possa richiedere un monitoraggio automatico".

I 4 robot sono formati da strutture in fibra di carbonio, attuatori e da componenti elettronici. In particolare le travi in pezzi unici che permetteranno l’ispezione dell’impalcato sono state realizzate trasferendo tecnologie tipiche dei settori aerospaziale e aeronautico e costruite tramite stampi in 3D utilizzando la tecnologia della più grande stampante 3D al mondo realizzata dal Gruppo Camozzi, la macchina MasterprintTM.

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