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**Ricerca: Manfredi si collega con scienziati in Antartide, 'vostro lavoro strategico'**

16 settembre 2020 | 16.51
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Inedita 'visita' del ministro alla base Concordia: "Spero buon sostegno del Governo alle vostre attività"

Gli scienziati della base Concordia in Antartide in collegamento con il ministro Gaetano Manfredi
Gli scienziati della base Concordia in Antartide in collegamento con il ministro Gaetano Manfredi

Inedita visita 'virtuale' del ministro Gaetano Manfredi alla base Concordia in Antartide. Il ministro dell'Università e Ricerca si è infatti collegato oggi con la base Concordia, tra i ghiacci del Polo Sud, che si trova a circa 1.100 chilometri dalla Stazione costiera italiana 'Mario Zucchelli' e dalla Stazione costiera francese di Dumont D’Urville.

"Sono felice di questo incontro. Per noi il vostro lavoro è importante ed è strategico per le nuove frontiere della ricerca, dai cambiamenti climatici alle analisi dell'evoluzione del nostro pianeta" ha detto il ministro salutando i ricercatori. In collegamento con Manfredi tutto l'equipaggio della base Concordia composto da 12 ricercatori di cui 7 francesi, un olandese e 4 italiani, ed a 'rompere il ghiaccio' nella lunga chiacchierata con l'esponente del Governo è stato il capo spedizione per il periodo invernale, lo scienziato italiano Alberto Salvati, ingegnere del Cnr, alla quarta spedizione in Antartide.

Al collegamento con il ministro Gaetano Manfredi, avvenuto dal ministero di Viale Trastevere, hanno partecipato anche i ricercatori francesi che lavorano a Concordia, ed a dialogare con gli scienziati sono stati anche il il presidente dell'Enea Federico Testa, il presidente del Cnr Masimo Inguscio ed il Sottosegretario del Mur Giuseppe De Cristofaro.

"Spero che il vostro lavoro sia supportato dal nostro Governo e dalle nostre organizzazioni e istituzioni scientifiche italiane. Spero anche che le vostre attività scientifiche possano essere una buona occasione per la nostra nazione per trovare nuove soluzioni per la qualità della nostra vita, per il nostro sviluppo e per l'emergenza Covid-19" ha detto il ministro Manfredi.

Il progetto di costruzione di una stazione a vocazione europea al centro dell’Antartide a Dome C è nato formalmente nel 1993, sulla scia del progetto europeo Epica (European Project for Ice Coring in Antarctica) che attraverso la perforazione a Concordia di una carota di ghiaccio record (3273 m raggiunti nel 2004), ha permesso di ricostruire la storia del clima fino a 800.000 anni fa.

Gli scienziati che lavorano alla stazione Concordia in Antartide vivono in un ambiente estremo, un ambiente particolarmente ostile per l’uomo nel cuore del plateau antartico a 3.230 metri sul livello del mare. La temperatura media nell’anno è di -52°C, la temperatura la minima finora registrata è stata di -84°C mentre la temperatura percepita a causa del vento è scesa, lo scorso 1 agosto, fino a -103.3° C per effetto del 'wind chill'. Nel corso dell’inverno antartico gli invernanti affrontano la lunga notte polare con 3 mesi di totale oscurità. Il sole ha fatto la sua ricomparsa a metà agosto scorso.

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