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5G: Barlocco (Motorola), 'rallentare gli investimenti allontana la ripresa'

20 settembre 2020 | 15.30
LETTURA: 5 minuti

Executive director: "A causa dei dubbi sulla sicurezza e dell'emergenza sanitaria"

Carlo Barlocco, executive director di Motorola (foto Motorola)
Carlo Barlocco, executive director di Motorola (foto Motorola)

(di Mattia Repetto) - "Quello del 5G è un tema importante e c'è il rischio che i dubbi sulla sicurezza da un lato e l'emergenza sanitaria dall'altro rallentino gli investimenti. Già i lavori sulle infrastrutture hanno subito una frenata a causa della situazione generata dal Covid. Si tratta di una situazione globale e l'Italia in questo è allineata. Questo rallentamento sarebbe un sacrificio dell'innovazione, che è poi quella che fa correre i Paesi e la loro economia". Lo dice all'Adnkronos Carlo Barlocco, executive director di Motorola, nel commentare le tensioni internazionali, soprattutto tra Stati Uniti e Cina, sulla sicurezza legata alle infrastrutture 5G e le conseguenze della pandemia.

Sul 5G, per Motorola la parola chiave è "democratizzare" perché "se vogliamo invogliare i consumatori ad utilizzare il 5G, dobbiamo dar loro modo di sperimentarlo". E per farlo, l'azienda ha un obiettivo: "Siamo al lavoro per spostare questa tecnologia sempre di più verso le fasce basse. Puntiamo ad arrivare a smartphone da 299 euro per poi, anche se non nel brevissimo, toccare i 199 euro. Vogliamo democratizzare il 5G". Per cui, dice ancora l'executive director dello storico marchio, "i nostri smartphone saranno tutti 5G. A differenza degli altri, non faremo anche un modello con connessione 4G".

Da dicembre scorso, continua Barlocco, Motorola ha dato un nuovo impulso alla sua linea in Europa. "Abbiamo rinnovato tutto il portafoglio e fatto un lavoro importante. Abbiamo utilizzato la pausa che c'è stata per il lockdown prima in Cina poi in Italia per lavorare sui prodotti. Motorola è molto forte in Sud America e negli Stati Uniti. Purtroppo l'Europa è stata trascurata negli anni precedenti: i telefoni - spiega - non tenevano molto conto di quello che erano i trend, i gusti e le necessità dei consumatori europei. Con il progetto di espansione in Europa abbiamo lavorato tanto sui prodotti e, a 10 mesi dall'inizio, abbiamo una gamma completa che punta su fotocamera, durata della batteria, sul design e che va dai 150 ai 1500 euro".

Intanto, per ribadire la presenza nella fascia high end, Motorola ha presentato al mercato il nuovo Razr 5G, lo smartphone con schermo pieghevole che riprende le linee del grande successo di oltre 15 anni fa, nella sua seconda versione. La prima, lanciata in pieno lockdown, ha avuto successo commerciale ma in molti hanno lamentato alcune carenze sul fronte hardware, soprattutto su batteria e fotocamera. Il nuovo modello va a riempire anche questi 'vuoti', migliorando notevolmente il prodotto finale.

La prima versione, spiega Barlocco, "ha sofferto due situazioni: intanto, era un prodotto progettato per essere lanciato prima, per questo le specifiche sono risultate leggermente sottodimensionate. Il limite vero era però dovuto alla eSim, la Sim digitale, e questo ha reso difficile farlo provare. Adesso - spiega nel dettaglio - il nuovo Razr è dual Sim e la principale è fisica. Abbiamo migliorato la fotocamera esterna e la batteria, e lo smartphone è anche più leggero. C'è poi la specifica dello schermo esterno, che abbiamo solo noi e che migliora non solo l'usabilità, ma permette di risparmiare batteria perché evita di aprire sempre il telefono per gestire messaggi e chiamate. E, complessivamente, è un bel passo avanti perché è 5G", conclude Barlocco.

Il nuovo Razr 5G, presentato nei giorni scorsi, rispetto al precedente modello cambia già dall'esterno, con l'utilizzo dell'alluminio per la scocca e dallo schermo oled da 2,7'' Quick View, dotato di una barra di navigazione sul bordo inferiore che riproduce le gesture di Android 10. Spostandosi verso destra sul display, è possibile accedere in modo rapido alla fotocamera, verso sinistra al menù con le applicazioni e ad una serie di scorciatoie per effettuare chiamate o inviare messaggi ai contatti preferiti. Inoltre, senza dover aprire il telefono, è possibile rispondere ai messaggi tramite comandi vocali, risposte rapide oppure digitando un messaggio direttamente sulla tastiera full-screen visualizzabile sul piccolo display. Sempre grazie a Quick View, si accede alla navigazione turn-by-turn attraverso le notifiche di Google Maps e alle app musicali come Spotify e YouTube Music dall’apposita icona.

Una volta aperto, Razr 5G rivela un display pieghevole Flex View oled da 6,2'' pollici, in formato 21:9 CinemaVision. In media, ha calcolato Motorola, un utente medio apre e chiude lo smartphone circa 40 volte al giorno, con picchi di 100 da parte di chi lo utilizza in modo intenso. Il test di chiusura 'flip cycling' ha dimostrato che Razr è stato progettato per resistere fino a 200.000 piegature, pari a oltre 5 anni d’utilizzo per chi ne fa un uso più frequente rispetto alla media. Inoltre, un rivestimento protettivo riduce i graffi e una barriera idrorepellente all'interno del dispositivo stesso lo protegge da schizzi, spruzzi e pioggia.

Sul fronte della fotocamera, quella esterna (che quando il telefono è chiuso funziona come selfie camera) è da 48 megapixel, mentre quella interna, utilizzabile quando lo smartphone è aperto, è da 20 megapixel. La batteria è da 2800 mAh, mentre a muovere tutto ci pensa il processore Qualcomm Snapdragon 765G, che offre un buon compromesso tra prestazioni e consumo energetico. Ad affiancarlo ci sono 8 gigabyte di Ram (6 gigabyte nel modello precedente), mentre lo spazio disponibile raddoppia e sale a 256 gigabyte. L'utilizzo dell'alluminio e le migliorie apportate da Motorola hanno anche permesso di ridurre il peso del Razr 5G, che ora si attesta a 192 grammi, 13 in meno rispetto al precedente modello.

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