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Lavoro: partnership PoliMi e PerVoice in nuovi studi su salute e sicurezza over 50

01 ottobre 2020 | 13.54
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L'Ateneo e la controllata di Almawave (Gruppo Almaviva) insieme nel progetto di ricerca europeo WorkingAge con IA e tecnologie evolute

Il sito di WorkingAge (Foto Adnkronos)
Il sito di WorkingAge (Foto Adnkronos)

Qualità della vita e benessere sul luogo di lavoro per gli over 50 grazie alle nuove tecnologie come l'Intelligenza Artificiale, l'Human Computer Interaction o i sensori IoT. E' l'orizzonte delineato dal progetto europeo WorkingAge che studia le abitudini dei lavoratori ultra-cinquantenni nelle loro attività quotidiane per migliorarne la qualità delle condizioni di lavoro e di vita. Un progetto europeo di ricerca che ora vede impegnato il Politecnico di Milano in partnership con PerVoice. Ad annunciarlo sono il PoliMi e la controllata di Almawave (Gruppo Almaviva) riferendo che al progetto, finanziato dal programma Horizon 2020, lavora un consorzio costituito da Università, Istituti di Ricerca e Aziende tecnologiche di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Spagna.

In una società in cui l’età occupazionale è sempre più elevata, il progetto WorkingAge studia le abitudini dei lavoratori over 50 nelle loro attività quotidiane per migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e di vita. I ricercatori ed i tecnologi impegnati nel progetto utilizzano metodi di AI (Artificial Intelligence) e Hci-Human Computer Interaction avanzati, per la misurazione dello stato emotivo, motivazionale, cognitivo e di salute del lavoratore attraverso la raccolta di dati fisiologici - tra cui riconoscimento vocale, gestualità, tracciamento oculare, dati elettroencefalografici, frequenza cardiaca e conduttanza cutanea - e delle condizioni ambientali esterne tramite sensori IoT.

Con questa partnership, PerVoice e Politecnico di Milano partecipano così al progetto WorkingAge mettendo a disposizione le proprie tecnologie - rispettivamente - di riconoscimento vocale ed emotivo basate su soluzioni di ultima generazione di matrice totalmente italiana. Nell'ambito di WorkingAge, il Politecnico di Milano "è a capo del comitato etico del progetto e garantisce il trattamento adeguato dei dati raccolti dai partecipanti ai test secondo le normative Gdpr". Il laboratorio ArcsLab del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano cura inoltre, "con algoritmi innovativi realizzati al suo interno, l’identificazione degli aspetti emozionali espressi durante le conversazioni vocali analizzando, sia le caratteristiche acustiche, sia i contenuti del parlato".

"Il riconoscimento degli stati emotivi e motivazionali nelle interazioni del contesto lavorativo, ha richiesto l’utilizzo di un sistema di trascrizione automatica del parlato che fosse rispettoso della privacy - non basato su cloud - e facilmente adattabile alle peculiari esigenze del progetto WorkingAge e ai moduli da noi creati. Questo ci ha spinto a scegliere la soluzione proposta da PerVoice" ha spiegato Licia Sbattella, Direttore del Laboratorio ArcsLab del Politecnico di Milano. Sbattella ha sottolineato che per il Lab "questa collaborazione rappresenta una importante opportunità di scambio tecnologico" visto che "a fronte del nostro impiego del software di trascrizione automatica del parlato da loro realizzato, PerVoice potrà utilizzare la tecnologia di riconoscimento automatico delle emozioni espresse dal parlatore, sviluppata dal nostro laboratorio".

La partnership con il Politecnico di Milano rafforza l’ecosistema di innovazione di PerVoice fatto di progetti e collaborazioni con importanti Enti di Ricerca, Università e Istituti Tecnologici in Italia e all’estero. Innovazione che PerVoice traduce in costanti investimenti nella ricerca per potenziare le tecnologie e che qualifica l’azienda di Trento come eccellenza italiana nel panorama internazionale in campo Automatic Speech Recognition.

"La collaborazione con una Università italiana, riconosciuta tra le migliori al mondo - ha commentato Paolo Paravento, amministratore delegato di PerVoice - consolida il nostro impegno sociale per lo sviluppo di tecnologie inclusive, pensate per favorire gli aspetti comunicativi e relazionali tra le persone". "Siamo felici -ha assicurato il manager- di mettere a disposizione del Politecnico di Milano le nostre soluzioni avanzate di riconoscimento vocale e crediamo che l'accesso a programmi come WorkingAge fornirà agli utenti strumenti e risorse utili per arricchire la qualità della loro vita".

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