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**Cybersecurity: allarme Almaviva, vulnerabile 84% Pmi italiane**

04 dicembre 2020 | 11.37
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Dal settore Metalmeccanico al sistema Moda, dall'Agrifood al Chimico-farmaceutico: protetto solo il 10% delle aziende

**Cybersecurity: allarme Almaviva, vulnerabile 84% Pmi italiane**

Dal settore metalmeccanico al sistema Moda, dall'Agrifood al Chimico-farmaceutico, l'84% delle aziende in Italia è vulnerabile ad un attacco informatico e si tratta di aziende che hanno una superficie d'attacco scoperta a causa dell’utilizzo di applicazioni obsolete. Inoltre, il 13% di queste Pmi, che rappresentano la struttura portante dell'intero sistema produttivo nazionale, è addirittura esposta ad applicazioni pericolose, mentre il 16% è vulnerabile per la presenza di applicazioni abbandonate e ignote all'It, che deve garantire l'aggiornamento dei sistemi o la dismissione degli asset. E' l'allarme emerso dall'indagine effettuata sulle top 500 Pmi attraverso la piattaforma di Cyber intelligence Joshua di Almaviva, una ricerca dalla quale si rileva che appena il 10% delle piccole aziende italiane non presenta vulnerabilità.

Il gruppo italiano dell’innovazione digitale sottolinea che la rilevazione evidenzia "quanto sia fondamentale la prevenzione nell’epoca della digital transformation" e annuncia che per questo, "nell’ottica di continuare a offrire alle organizzazioni e alle aziende le migliori soluzioni", ha consolidato "la partnership con Trend Micro, azienda globale di cybersecurity, integrando le soluzioni del vendor nella propria offerta tecnologica".

Le aziende italiane "implementano oggi progetti digitali complessi", resi ancora più fragili dalle dinamiche della nuova normalità, così "per rimanere competitivi è essenziale salvaguardare la business continuity" afferma Roger Cataldi, responsabile Practice Cyber security di Almaviva. "La cybersecurity -sottolinea- è un tassello basilare di tale strategia. In quest’ottica è stata consolidata la partnership con Trend Micro, che porta grande valore alle capacità di response delle organizzazioni".

Considerate 148 mila aziende con un fatturato compreso tra 2-50 mln e con più di 10 dipendenti

Alessandro Fontana, Head of Sales Trend Micro Italia, spiega che "la cybersecurity oggi è indispensabile sia per proteggere il business e assicurarne la sua continuità che come abilitatore stesso, se pensiamo anche alle difficoltà che le organizzazioni stanno affrontando a causa della remotizzazione della maggior parte delle attività". "Per questo -aggiunge il manager- è fondamentale non solo offrire le migliori soluzioni sul mercato ma anche fare squadra, per collaborare insieme con progetti congiunti ad alto valore che salvaguardino le singole organizzazioni ma anche l’intero sistema Paese". E "in quest’ottica -commenta Fontana- siamo molto soddisfatti di poter collaborare con una realtà come Almaviva, per la sua esperienza e presenza storica sul mercato italiano".

Innovativo il metodo applicato per l’analisi della piattaforma di Cyber intelligence Joshua Almaviva. Il gruppo riferisce che "oggi, grazie ai dati Osint - Open Source Intelligence - e con l’utilizzo di strumenti nuovi, è possibile definire il target conoscendo esclusivamente la ragione sociale dell’organizzazione. Le Pmi considerate ammontano a 148 mila aziende con un fatturato compreso tra 2 e 50 milioni di euro e con un numero di dipendenti superiore a 10, attive principalmente nel settore metalmeccanico, nel sistema Moda, nell'Agrifood e nel chimico-farmaceutico".

"Sono l’ossatura del sistema produttivo italiano e la loro sicurezza è fondamentale anche per la sicurezza delle grandi imprese e organizzazioni a cui sono connesse" indicano da Almaviva. Delle 500 top Pmi analizzate "solo il 10% non presenta vulnerabilità", ma questo, spiegano gli esperti di Almaviva, "è da ascrivere probabilmente ad un minore livello di innovazione che ad efficaci dotazioni di sicurezza". "Stiamo parlando - sottolinea Cataldi- di aziende sane, in crescita, dove l’attenzione agli aspetti di sicurezza è proporzionale ai processi di digitalizzazione". "Fisiologicamente più la superficie digitale cresce, più aumenta la probabilità di esporre vulnerabilità sfruttabili da un sistema criminale molto esperto" aggiunge il responsabile Practice Cyber security di Almaviva.

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