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Eit Health, ecco 5 startup tech ad alto impatto su Sanità

17 gennaio 2021 | 19.12
LETTURA: 4 minuti

"Pandemia ha dimostrato oltre ogni dubbio che l'Europa ha bisogno di sistemi sanitari stabili e capaci di adattarsi"

Alessandro Monterosso, Ceo e Co-Founder dell'italiana PatchAi.
Alessandro Monterosso, Ceo e Co-Founder dell'italiana PatchAi.

Sono cinque le nuove startup del settore healthcare da seguire nel 2021 per l'alto impatto atteso sul settore della sanità e della medicina. Stando ad un'analisi di Eit Health, l'organizzazione a partnership pubblica-privata europea nel campo dell'innovazione sanitaria, da non perdere di vista sarebbero le giovani aziende PatchAI, un assistente virtuale che migliora il coinvolgimento del paziente, iLof che promette una rivoluzione negli studi clinici che può accelerare il trattamento del morbo di Alzheimer, UVera per la protezione sicura contro i raggi Uv eco-compatibile al 100%, Ligence per un controllo cardiaco in 5 minuti, e PhoenixOrthosis che offre un supporto ai pazienti sopravvissuti all’ictus per rendere la loro vita più confortevole.

Grazie a circa 150 partner, la rete europea Eit Health composta da aziende, università, centri di ricerca e sviluppo, ospedali e istituti "intende costruire un ecosistema che permetta lo sviluppo dell'assistenza sanitaria per il futuro". Da qui, "il supporto garantito da Eit Health nel 2020 a oltre 120 start-up in Italia e in altre regioni europee emergenti" che secondo il network sottolineando "hanno sviluppato prodotti e soluzioni che potrebbero avere un grande impatto sul futuro della medicina e della sanità".

Fra queste, il network Eit Health ha acceso un faro, in particolare su PatchAI, un'azienda italiana che attraverso un assistente virtuale empatico e dotato di intelligenza artificiale, ha l’obiettivo di trasformare la ricerca clinica per coinvolgere attivamente i pazienti impegnati in studi clinici, informarli e supportarli, focalizzandosi su di loro e sulle loro esigenze. Il team ha vinto 25.000 euro di smart-money e mentoring durante l’edizione 2019 degli InnoStars Awards e ha ricevuto un ulteriore supporto di 10.000 euro come vincitori del 3° premio del concorso Eit Health Catapult di quest'anno.

E se lo screening dei pazienti affetti da Alzheimer è un processo lungo e costoso, la società portoghese iLof - un'altra della cinquina di stratup messe in luce da Eit Health - ha sviluppato una soluzione per lo screening del paziente che consente un risparmio pari al 40% dei costi totali e al 70% del tempo, contribuendo a trovare più velocemente una cura per l’Alzheimer. La start-up è nata grazie al programma di innovation Eit Health Wild Card 2019 e ha vinto il Jumpstarter 2019 dell’Eit. Grazie alla soluzione proposta, a basso costo e non invasiva per la stratificazione dei pazienti affetti da Alzheimer per gli studi clinici, iLof potrebbe accelerare il trattamento dei pazienti.

E' polacca la start-up UVera esempio di accelerazione offerta da Eit Health InnoStars: dopo aver vinto l’InnoStars Awards nel 2019, la startup quest’anno ha infatti ottenuto il premio per la categoria Biotech e l’Alex Casta Audience Award durante il programma Eit Health European Catapult. Grazie a questo riconoscimento, un banner di UVera sarà esposto sulla Torre del Nasdaq di New York. Il network Eit Health spiega che il team fornisce una soluzione contro l'inquinamento causato dalle creme solari, "un problema globale più serio di quanto si possa pensare". UVera ha così sviluppato un filtro Uv estratto da microrganismi naturali che ha la capacità di bloccare l'intero spettro dei raggi Uv senza l'uso di sostanze chimiche.

E ancora. La start-up lituana Ligence per un controllo rapido del cuore ha partecipato a Eit Jumpstarter nel 2019 ottenendo un finanziamento smart, un miglioramento delle competenze, opportunità di networking, pianificazione e sviluppo del business. Inoltre, la capacità di innovazione dell’azienda ha consentito al team di ricerca di ottenere il primo premio degli InnoStars Awards 2020. Il team utilizza una tecnologia di deep learning e ha sviluppato un software in grado di segmentare automaticamente le caratteristiche anatomiche del cuore, valutarne le prestazioni funzionali e produrre una relazione strutturata per un medico. "Si tratta-spiega il network- di una modalità di diagnosi e gestione delle malattie più efficiente in termini di costi e più accurata, particolarmente importante nell'era Covid".

Infine PhoenixOrthosis, azienda ungherese vincitrice del 3° premio agli Eit Health InnoStars Awards, rende più efficace il processo di riabilitazione dei soggetti sopravvissuti all’ictus. La soluzione dell’azienda è un’ortesi attiva per lo spasmo delle dita che utilizza tecnologie all’avanguardia per recuperare parzialmente la mancanza di funzionalità nell’apertura della mano. La missione del team è quella di accorciare i tempi di recupero della massima qualità possibile delle attività della vita quotidiana. Si tratta di un dispositivo sottile e personalizzato al 100%, progettato per supportare il paziente in qualsiasi momento.

"Nel 2020 la pandemia di coronavirus ha influenzato la vita delle persone e dei Paesi europei sotto ogni aspetto , e in particolare ha colpito i sistemi economici e sanitari. Quest’anno la pandemia ha dimostrato oltre ogni dubbio che l'Europa ha bisogno di sistemi sanitari stabili, capaci di adattarsi a un ambiente in rapido mutamento e preparati a situazioni inaspettate" afferma Tamas Bekasi, Ris Business Creation Manager di Eit Health InnoStars.

"Nel 2020 abbiamo supportato oltre 120 idee e team provenienti dall’Europa centrale, orientale e meridionale e abbiamo assegnato loro 2,3 milioni di euro. L’obiettivo di Eit Health -sottolinea ancora- è quello di sviluppare le migliori idee in ambito sanitario che possano contribuire al rafforzamento dei sistemi sanitari e alla costruzione di un’economia sanitaria sostenibile in Europa". (di Andreana d'Aquino)

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