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Renzi premier e dati Pil, Piazza Affari maglia rosa in Europa

14 febbraio 2014 | 18.56
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Renzi premier e dati Pil, Piazza Affari maglia rosa in Europa

Seduta di San Valentino particolarmente sugli scudi per la Borsa di Milano, che chiude con il miglior risultato tra le consorelle europee. Il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dell'1,62% non sfondando per poco la soglia dei 20.500 punti (si ferma a 20.437 punti): la fiducia dei mercati arriva dopo i dati diffusi dall'Istat sul Pil italiano, tornato a crescere nel quarto trimestre (+0,1%) dopo nove trimestri consecutivi di mancata crescita. Non è escluso che gli investitori guardino con favore l'ormai data per scontata nomina di Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio.

Nel panorama europeo, i principali indici migliorano verso la fine della seduta, trascinate dalla Borsa di Wall Street che, dopo un avvio in lieve calo, prosegue contrastata: il Nasdaq cede lo 0,18%, mentre il Dow Jones avanza dello 0,41%. Nel pomeriggio, il dato sulla fiducia dei consumatori rilasciato dall'università del Michigan è rimasto invariato a febbraio rispetto al mese precedente (81,2 punti) pur salendo rispetto alle attese degli analisti.

In questo contesto Londra chiude segnando un debole +0,06% a 6.663 punti, Francoforte archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,68% a 9.662 punti. Positive anche Parigi e Amsterdam che chiudono rispettivamente in progresso dello 0,63% e dello 0,49%. Madrid termina la seduta segnando +0,34% a 10.132 punti, mentre Lisbona segna un buon rialzo (+1,50%).

Mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi scende sotto i 200 punti, chiudendo a 199 (ieri aveva chiuso a 204 punti), sul paniere del Ftse Mib risultano della stessa galassia il titolo migliore e il titolo peggiore: Finmeccanica, di cui è allo studio un riassetto sul polo dei trasporti attraverso Cdp, secondo quanto riportato da 'Repubblica', archivia le contrattazioni con un rialzo del 4,99% a 7,2 euro. Ansaldo Sts, tra le controllate oggetto del riassetto, affonda a 7,97 euro (-4,09%).

In rosso sul listino anche Luxottica (-1,52%) dopo le indiscrezioni secondo cui l'Ad Andrea Guerra è in pole per un ministero del futuro, possibile, 'Governo Renzi'. Poco dopo, scendono Telecom (-0,93%), nonostante i buoni risultati 2013 della controllata Tim Brasil e le parole di Rodrigo Abreu sulla strategicità della società brasiliana, e Mps (-0,76%). Buon rialzo per le popolari: Banco Popolare guadagna il 4%, Ubi Banca il 2,67% e Bpm il 2,03%.

Acquisti anche sui titoli della galassia Agnelli (Cnh segna +3,68%, Fiat +2,80%) e su Tod's (+4,32%). In territorio positivo i titoli energetici: Eni, dopo il piano strategico presentato ieri a Londra, chiude a +1,65% a 17,2 euro. Enel avanza del 2,32% a 3,7 euro.

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