L'Italia rispetta i parametri del Patto di Stabilità e Crescita, perché hanno un valore "segnaletico", come ha ricordato recentemente il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, nei confronti dei mercati finanziari. E la correttezza della richiesta della Francia di rinviare per la terza volta il rientro nei parametri dovrà essere valutata dalla Commissione Europea. E' quanto spiegano fonti del Mef, dopo la riunione dell'Eurogruppo tenutasi oggi a Milano.
Il ministro delle Finanze francese Michel Sapin ha annunciato mercoledì scorso che la Francia nel 2014 avrà un rapporto deficit/Pil del 4,4%, molto superiore al 3% fissato dal Patto. La Francia chiederà un ulteriore rinvio del rientro entro i limiti, previsto ora nel 2017.
Anche alla luce di questi fatti, il Mef ritiene non giustificato il differenziale che sui mercati obbligazionari sussiste tra lo spread Btp-Bund (oggi sui 138 punti) e lo spread tra i decennali francesi e quelli tedeschi (35 punti). Tuttavia la questione della richiesta francese, secondo le stesse fonti, oggi non avrebbe inciso particolarmente sul clima della riunione dell'Eurogruppo, che si è concentrata sui temi legati al miglioramento della competitività dei Paesi membri.