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Borsa: Tokyo chiude in calo su timori Grecia, Nikkei -1,6%

30 dicembre 2014 | 09.11
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In rosso anche le Borse cinesi, con Shanghai e Shenzhen in calo moderato e Hong Kong che perde oltre l'1%.

Un uomo guarda le quotazioni del Tse (Infophoto).
Un uomo guarda le quotazioni del Tse (Infophoto).

La Borsa di Tokyo oggi ha chiuso in calo per la seconda seduta consecutiva, con il sentiment degli investitori colpito dalla rinnovata incertezza politica in Grecia. Il benchmark Nikkei ha perso l'1,57% a 17.450,77 punti, mentre il Topix è calato dell'1,2% a 1.407,51 punti. Nell'anno il Nikkei ha guadagnato il 7,12% e il Topix l'8,08%. In Grecia l'ex commissario europeo Stavros Dimas, candidato dal partito al governo alla presidenza della Repubblica, ieri non ha ottenuto voti a sufficienza nel Parlamento, dando il via, secondo la legge, a elezioni politiche che i mercati temono per le possibili ripercussioni sull'Unione Europea. I mercati giapponesi saranno chiusi da domani a domenica per le vacanze di Capodanno. Gli scambi riprenderanno lunedì prossimo.

Negative Shanghai e Shenzhen - Hanno chiuso in calo anche le Borse di Shanghai e Shenzhen, in Cina, con il benchmark Shanghai Composite a 3.165,82 punti (-0,07%), mentre lo Shenzhen Component ha archiviato la seduta a 10.722,26 punti (-0,54%).

In rosso Hong Kong e Taipei - Chiusura in rosso oggi pure per la Borsa di Hong Kong, sulla scia delle perdite degli altri mercati azionari. Il benchmark Hang Seng ha chiuso a 23.501 punti (-1,14%), con scambi per 71,49 mld di dollari di Hong Kong di controvalore (9,22 mld di dollari Usa). A Taipei, capitale di Taiwan, l'indice ponderato ha chiuso a 9.268 punti, in calo dello 0,19%. Scambi per 71,24 mld di nuovi dollari taiwanesi (2,25 mld di dollari usa) di controvalore.

Wall Street mista - Ieri sera le Borse Usa hanno chiuso miste, dopo una seduta complessivamente poco movimentata, con lo Standard & Poor's che ha eclissato il precedente record di chiusura. Gli indici principali si sono presi una pausa dopo i massimi storici segnati nella scorsa ottava. Dopo un avvio lievemente positivo, gli indici hanno oscillato in una banda ristretta per tutta la seduta, con gli investitori intenti a soppesare i recenti rally, in assenza di grandi catalizzatori, mentre si avvicina la fine dell'anno. Il Dow Jones ha ceduto lo 0,09% a 18.038,23 punti; lo Standard & Poor's 500 ha segnato un nuovo record intraday di 2.093,55 punti, prima di terminare in rialzo dello 0,09% a 2.090,57, con le utilities, un settore difensivo, a guidare gli acquisti; il Nasdaq ha terminato piatto a 4.806,91 punti.

Latinoamericane in ordine sparso, guadagna San Paolo - Miste ieri anche le principali Borse dell'America Latina. A San Paolo l'indice guida Bovespa ha terminato la seduta a 50.593 punti (+0,90%), riporta il sito della Borsa brasiliana. A Città del Messico l'indice guida Ipc ha chiuso sopra i 43mila punti, a 43.187,64 (+0,43%). In guadagno a Buenos Aires, in Argentina, il benchmark Merval, che termina a 8.443,31 punti (+0,83%). A Santiago del Cile l'indice guida Ipsa ha chiuso la giornata a 3.854 punti (+0,94%). In calo a Lima, in Perù, l'indice generale Igbvl, a 14.517,38 punti (-1,03%). A Bogotà, in Colombia, il benchmark Colcap ha termiinato la giornata a 1.507 punti (-0,64%).

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