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Borsa: europee in rialzo a metà giornata, Milano +0,43% su prese profitto popolari

23 gennaio 2015 | 13.56
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La Borsa di Milano chiude sottotono a 20.519 punti (+0,24%), mentre le Borse europee estendono i guadagni già conseguiti ieri con le nuove misure annunciate dalla Bce. A pesare, sul paniere milanese, è il comparto delle banche, che tira il fiato dopo cinque sedute di guadagni

Borse europee
Borse europee

La Borsa di Milano chiude sottotono a 20.519 punti (+0,24%), mentre le Borse europee estendono i guadagni già conseguiti ieri con le nuove misure annunciate dalla Bce. A pesare, sul paniere milanese, è il comparto delle banche, che tira il fiato dopo cinque sedute di guadagni. Nel giorno che segue l'atteso annuncio del QE - alla fine sopra le aspettative, con 60 mld di acquisti di titoli al mese fino al 2016 - è Wall Street che arranca e prosegue contrastata, tra prese di profitto e dati macro sotto le attese.

L'indice Flash Pmi di Markit sul settore manifatturiero negli Usa cresce a gennaio meno del previsto, e si ferma a 53,7 punti. Stesso discorso per la vendita di case esistenti, con contratti in aumento a dicembre (+2,4%) rispetto al mese precedente, ma sotto le attese degli analisti. Il Dow Jones prosegue cedendo lo 0,20% a 4.756 punti, mentre il Nasdaq guadagna lo 0,16%.

In Europa, dove i listini beneficiano anche di alcuni dati migliori del previsto sull'economia dell'Eurozona, Francoforte chiude la seduta in progresso del 2,05% a 10.649 punti. Parigi avanza dell'1,93% a 4.640 punti, Amsterdam dell'1,52% a 454,56 punti. Positive anche Madrid (+0,67%) e Lisbona (+0,52%).

Contrastate le quotazioni del petrolio, dove i futures sul Wti sono in calo e scendono sotto i 46 dollari al barile a 45,6. A Londra, il Brent sale dell'1,22% a 49,11 dollari al barile. Saipem, a Milano, perde il 3,75%; Eni lo 0,33%.

Sul Ftse Mib, giornata di realizzi per le banche popolari. Ieri, Assopopolare, l'associazione che riunisce gli istituti, ha dichiarato che "non lascerà nulla di intentato" affinché il decreto decada. Mps è il titolo peggiore (-5,31%). Seguono Banco Popolare (-4,74%), Ubi Banca (-3,47%) e Bper (-2,72%). Non è da meno Bpm (-2,21%).

Molto bene, invece, il lusso, con Tod's in testa dopo i ricavi sopra le attese (+6,67%). Sono in deciso rialzo an che Moncler (+4,04%) e Salvatore Ferragamo (+5,12%). Telecom avanza (+4,57%) sulle notizie e indiscrezioni di Mergers and Acquisitions in corso nel settore delle telecomunicazioni. Il titolo a Piazza Affari è sui massimi da aprile del 2011 e supera quota 1 euro, archiviando la seduta a 1,01 euro.

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