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Visco giustifica il Quantitative easing, in Germania non è stato ben compreso

26 gennaio 2015 | 10.01
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Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, difende la decisione della Bce di portare avanti un imponente acquisto di titoli di Stato, con il lancio del programma Quantitative easing, molto criticata in Germania.

Ignazio Visco - (Infophoto)
Ignazio Visco - (Infophoto)

La decisione della Bce di acquistare titoli di Stato con il 'Quantitative easing' è stata molto criticata in Germania. Ma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco motiva il valore di quella scelta. "Ho l’impressione che in Germania non tutti abbiano compreso bene questa complessa decisione" afferma in un'intervista al quotidiano tedesco di economia e finanza Handelsblatt.

Visco fa dunque riferimento al ruolo della Bce che "deve agire per conto dell’Eurozona nel suo insieme, non può basarsi sulle esigenze di singoli paesi. Considerando tutta l’Unione monetaria dobbiamo costatare che i prezzi stanno aumentando molto più lentamente di quanto previsto dal nostro mandato. La Banca centrale deve garantire la stabilità dei prezzi. Per noi significa che l’inflazione è inferiore ma vicina al 2%. Attualmente ne siamo molto lontani: l’inflazione nell’Eurozona è inferiore all‘1%. Pertanto abbiamo il dovere di intervenire".

"Quando la crescita riprenderà in altri paesi dell’euro, - spiega ancora Visco nell'intervista - la Germania ne trarrà vantaggio, e ciò sarà positivo per tutta l’Eurozona. In tutto questo la psicologia ha un ruolo importante. Ma non chiediamo troppo alla banca centrale: Mario Draghi non è responsabile di qualsiasi cosa".

Quanto a eventuali prospettive di operazioni di questo genere, in un prossimo futuro, Visco sostiene che "non c’è una fine prestabilita per il programma che abbiamo appena deciso".

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