La Borsa di Milano termina gli scambi in calo, in linea con le principali piazze azionarie europee, mentre la ripresa delle quotazioni petrolifere favorisce gli indici di Wall Street. Atene è in forte riazlo (+3,6%). Sul Ftse Mib Pirelli è sopra il valore dell'opa dopo l'accordo con ChemChina
Cautela e prese di profitto sulle Borse del Vecchio Continente dopo i massimi e i record raggiunti a fine della scorsa settimana. Gli indici europei sono misti, ma per lo più negativi. Anche Wall Street è contrastatata ma, oltreoceano, prevalgono comunque gli acquisti dopo la decisa ripresa delle quotazioni petrolifere: a New York, il Wti torna sopra i 47 dollari al barile.
Milano archivia le contrattazioni in ribasso dello 0,52% a 23.057 punti. Lo spread a fine seduta è in rialzo a 107 punti, dopo un avvio a 105. Venerdì scorso il differenziale tra Btp e Bund tedeschi aveva chiuso a 102,4 punti. Acquisti anche oggi su Pirelli, dopo il via libera ufficiale all'accordo con ChemChina: il titolo si mantiene sopra la soglia dell'opa, avanzando dell'1,77% a 15,5 euro.
In attesa di conoscere l'esito del faccia a faccia tra Angela Merkel e Alexis Tsipras, la Borsa di Atene è la migliore tra le europee e chiude con gli indici principali sopra il 3%. Male, invece, per Francoforte, che chiude in ribasso dell'1,19% a 11.895 punti. Parigi è negativa (-0,65%) e così Amsterdam (-0,31%). Positive invece Londra (+0,22%) e Madrid (+0,29%). A marzo la fiducia dei consumatori dell'area euro e dell'Unione europea ha registrato un "netto aumento" segnando un incremento di 3 punti a -3,7 e di 2,6 punti a -1,8 per la Ue.
"Neanche il discorso di Draghi, in audizione davanti al Parlamento Ue, è stato in grado - fa notare Ig - di smuovere il sentiment del mercato". Sul fronte Usa, le vendite di nuove abitazioni sono salite meno delle attese a febbraio, complice le condizioni meteo avverse. Oggi il cambio Eurodollaro è tornato sopra area 1,09, sui massimi che non vedeva da mercoledì scorso.
Il Ftse Mib è riuscito a difendere la soglia dei 23mila punti nonostante la debolezza di alcune blue chips, tra cui quelle del lusso. Tod's chiude gli scambi cedendo l'1,59% a 86,9 euro; in ribasso anche Luxottica (-,10%) e Moncler (-1,04%). Sono in rosso Enel (+1,52%), Fca (-1,84%) Exor (-1,38%) e Stm (-1,15%), dove prevalgono i realizzi. Tra i titoli più comprati spiccano Mediolanum (+2,73%), Banco Popolare (+2,69%), Bper (+2,18%) e Saipem (+2,08%).