Borsa: Milano chiude sotto i 23mila punti, Fca la peggiore (-4,6%)

Profondo rosso per le piazze finanziarie europee in chiusura di giornata, dopo un avvio all'insegna del rialzo. I timori per la situazione greca pesano, ma a spingere in discesa i listini europei è oggi, in particolare, un dato macroeconomico americano, quello relativo al Pil. Esso è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre dell'anno, ben al di sotto delle attese che lo davano in aumento dell'1%.

Per altro nel pomeriggio si terrà il consiglio direttivo della Fomc, braccio operativo della Federal Reserve, dal quale arriveranno indicazioni sui tassi di interesse. A incidere anche il rafforzamento dell'euro sul dollaro che ha raggiunto 1,1146.

Tra le Borse del Vecchio Continente, la peggiore è Francoforte che perde il 3,21%, Parigi cede il 2,59%, Londra l'1,2%. Bruxelles lascia sul terreno il 2,6%, Amsterdam -2,47%, Lisbona -1,43%, Zurigo -1,67%. Madrid -1,97%. A Milano il Ftse Mib scende sotto la soglia dei 23mila punti (-2,28% a 22.995); l'All Share segna -2,22%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali ha chiuso a 121,71 punti base con un rendimento dell'1,5%.

Azzera il progresso Telecom Italia e chiude invariata. Soltanto Pirelli ha segno positivo con un +0,13%. La peggiore è Fca, pur con un utile di 92 milioni nel primo trimestre dell'anno (-4,6%). Pesante StMicroelectronics che lascia sul parterre il 3,18%, male Snam -2,33%, Campari -2,76%. In rosso il comparto bancario con Mps che perde il 3,96%, Bper 3,76%, Banco Popolare -3,68%, Bpm -3,62%, Intesa Sp -2,91%, Unicredit -2,15%.

Eni cede l'1,5%. Oggi ha diffuso i numeri relativi al primo trimestre: il Cane a Sei Zampe ha chiuso il primo trimestre 2015 con un utile netto adjusted pari a 0,65 miliardi (-46% rispetto al primo trimestre 2014) e un utile netto di 0,70 miliardi (-46%). Nel primo trimestre del 2015 la produzione di idrocarburi è stata pari a 1,697 milioni di barili di olio al giorno (+7,2% rispetto allo stesso periodo del 2014).

Per Mediaset -3,1%. Oggi in occasione dell'assemblea Pier Silvio Berlusconi ha ribadito che il controllo della società non è in discussione.