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Europa debole in attesa Eurogruppo su Grecia, a Milano frena Telecom

11 maggio 2015 | 14.10
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A Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede intorno al mezzo punto percentuale. Lo spread tra Btp- Bund risale a 116 punti base con un rendimento dell'1,74%. Secondo indiscrezioni il Fmi starebbe lavorando a un piano d'emergenza per un eventuale default greco. A Milano in rialzo Saipem e Mps, contrastati i bancari

(Infophoto)
(Infophoto)

Mattinata debole per i principali listini del Vecchio Continente che, in attesa dell'Eurogruppo, guardano alla Grecia. I listini europei, in vista dell'apertura di Wall Street, si muovono in ordine sparso. In precedenza Tokyo ha terminato la seduta in rialzo dell’1,25%, complice la mossa espansiva della banca centrale cinese che ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base.

A Milano, al giro di boa, l'indice Ftse Mib cede lo 0,51% a 23.193 punti - All Share -0,44% - con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi che sale a 116 punti base con un rendimento dell'1,74%. Maglia nera per la piazza finanziaria di Parigi -1,32%, in rosso Francoforte -0,32%, debole Madrid +0,06% e Londra +0,08%, in progresso Lisbona +0,37%. Permane lo scetticismo sul fatto che si possa raggiungere già oggi una soluzione sul fronte greco nonostante prosegua il lavoro diplomatico a Bruxelles. Gli investitori sembrano reagire alle indiscrezioni del Wall Street Journal in base alle quali il Fondo Monetario Internazionale starebbe lavorando a un piano d'emergenza per un eventuale default.

A Piazza Affari altra giornata di trimestrale. Bene Saipem +3,68% a 12,69 euro e Mps (+2,53% a 0,607) dopo il ritorno all’utile. In progresso anche Intesa Sanpaolo (+0,38%): l'utile netto è più che raddoppiato nel primo trimestre attestandosi a 1.064 milioni rispetto ai 503 milioni registrati nel primo trimestre 2014. In lieve progresso Exor (+0,28% a 42,48 euro) dopo l'accordo un accordo per la cessione di Cushman & Wakefield a Dtz. Contrastato il comparto bancario - l'indice settoriale segna -0,13% - peggior performance per Bper -1,84%; debole Finmeccanica (-0,35%) nel giorno dell'assemblea. Frena Telecom (-2,08% a 1,038 euro): il piano del governo sembra puntare su Enel per la banda ultralarga di fatto 'penalizzando' il gruppo di tlc.

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