L'Europa arresta la caduta - dopo le due ultime sedute in ribasso - e i mercati finanziari provano a credere all'accordo in extremis tra la Grecia e il Vecchio Continente. Se a tener banco in mattinata sono le indiscrezioni di una soluzione a breve - Piazza Affari registra un progresso di oltre due punti e mezzo percentuali - nel pomeriggio sono le parole di Tsipras al Paese che frenano - in parte - i rialzi: il premier conferma il referendum di domenica prossima e invita a votare 'no'.
Dichiarazioni che non frenano - a quanto pare - le trattative: occhi puntati sull'Eurogruppo straordinario chiamato a discutere della nuova proposta formulata da Atene ai creditori europei. Quest'ultima versione del governo Tsipras mostra un'apertura su diversi temi, mentre rimane ancora un certo divario sull'Iva e sulle pensioni. A fine seduta - di un'altra giornata nel segno della volatilità - a Piazza Affari l'indice Ftse Mib guadagna il 2,21% a 22.944 punti, mentre lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi flette a 147 punti base con un rendimento del 2,29%. In progresso anche le piazze finanziarie di Francoforte +2,15%, Parigi +1,94%, Londra +1,34% e Zurigo +1,46%.
A Milano recupera terreno il comparto bancario, l'indice settoriale segna +3,22%, particolarmente colpito dalle vendite delle ultime due sedute: Ubi Banca +4,59%, Unicredit a 6,23 euro (+3,40%), Mps +3,21% a 1,802 euro dopo che il ministero dell'Economia entra nel capitale sociale della banca con una quota del 4%. Maglia rosa per Cnh Industrial +4,89%, peggior performance del Ftse Mib invece per Saipem -1,90%; calo frazionale per Tenaris (-0,50%) e per Tod's (-0,23%).