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Rcs: salgono le perdite nel semestre, avanti con cessioni/Adnkronos

25 agosto 2015 | 20.01
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L'ad di Rcs Pietro Scott Jovane (Infophoto)
L'ad di Rcs Pietro Scott Jovane (Infophoto)

Perdite in aumento nel primo semestre per Rcs Mediagroup, che cerca di accelerare sul fronte delle cessioni, come si attende il mercato. In particolare, vendere Rcs Libri è ora la "priorità". Il gruppo editoriale ha chiuso il primo semestre del 2015 con un risultato netto negativo per 95,4 mln di euro, a fronte di -70 mln nel primo semestre 2014. Sul risultato del periodo incidono negativamente le svalutazioni di alcuni asset: in particolare, 34,7 mln sono ascrivibili ai risultati dell'impairment test sulle testate del gruppo Unidad Editorial e 14,9 mln a svalutazioni sulle immobilizzazioni immateriali presenti sull'area Libri.

I ricavi consolidati calano a 591,9 mln (-3,1%). Migliora il margine operativo lordo prima degli oneri e proventi non ricorrenti, positivo per 5,1 mln contro -4,2 mln; dopo oneri e proventi non ricorrenti il mol è negativo per 3 mln, contro -29,2 mln, in miglioramento dell'89,7%. Il risultato operativo peggiora a -85,5 mln, da -65,1 mln. L'indebitamento finanziario netto peggiora a 526,3 mln, da 518,2 mln a giugno 2014 e a 482,5 mln a fine 2014; migliora il flusso di cassa della gestione tipica, per circa 30 mln rispetto al primo semestre 2014.

Tuttavia, la situazione dell'indebitamento nella seconda parte del 2015 dovrebbe migliorare, poiché i flussi di cassa hanno una stagionalità favorevole. "A fine anno - spiega il Cfo Riccardo Taranto - abbiamo un covenant (parametro incluso nel contratto di finanziamento con le banche, ndr) di 440 mln di euro di indebitamento finanziario netto e saremo vicini a quel livello, escludendo la cessione dei Libri".

Taranto, closing vendita Libri nel 2016

Processo di cessione che va avanti. Il cda di Rcs Mediagroup è stato aggiornato in merito all'evoluzione delle trattative in corso con Arnoldo Mondadori Editore per Rcs Libri, nel cui ambito il periodo di esclusiva è stato esteso al 30 settembre prossimo. "La nostra priorità immediata è finalizzare la cessione" della Libri, ha assicurato agli analisti il Ceo Pietro Scott Jovane. Ma i tempi non saranno brevi: è "molto probabile" che il perfezionamento della cessione di Rcs Libri avvenga "nel 2016", dopo aver ottenuto le relative autorizzazioni Antitrust, ha aggiunto il Cfo Riccardo Taranto.

Il procedimento di cessione della Libri va avanti dal 6 marzo scorso, quando è stato concesso a Mondadori un periodo di trattative in esclusiva. Esclusiva che alla prima scadenza, il 29 maggio, è stata prorogata al 29 giugno, quando è arrivata un'offerta, sulla quale il cda si è riservato di fare valutazioni. Il 30 luglio il board ha dato mandato a Jovane di proseguire la trattativa che ora, dalle parole del manager, sembra avviarsi alla conclusione.

La palla passerà poi all'Antitrust, che dovrà decidere su un deal delicato e non banale sotto il profilo regolatorio. Anche se il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini nel marzo scorso si era pubblicamente detto "preoccupato" dalla prospettiva che la Rcs Libri finisse alla Mondadori, da allora le dichiarazioni della politica sul tema sono state poche. E' possibile che il tempo trascorso, principalmente a causa del cambio quasi completo del consiglio di amministrazione intervenuto nel frattempo, abbia consentito di placare eventuali preoccupazioni.

In autunno negoziati con banche su termini finanziamento

La Libri non è l'unica dismissione in corso. La cessione del 44,5% di Finelco (radio), ha confermato Taranto, avverrà "probabilmente in questo trimestre", mentre quella delle minorities della spagnola Veo Televisiòn potrebbe avere luogo "nel quarto trimestre" del 2015. Per l'intero esercizio, Rcs vede ricavi consolidati sostanzialmente stabili rispetto al 2014. Il margine operativo lordo consolidato è atteso in crescita, fino al raggiungimento di una marginalità, prima degli oneri non ricorrenti, di circa il 9% dei ricavi. L'ebit o utile operativo per l'esercizio la società conferma che, al netto delle svalutazioni del primo semestre, risulterebbe positivo.

I ricavi diffusionali, pur con volumi in calo, potranno essere parzialmente compensati in relazione ai prezzi in aumento. Per quanto riguarda il settore media in Italia, "pur tenendo conto degli effetti positivi attesi da Expo 2015, la raccolta pubblicitaria sulla stampa è prevista ancora in calo, sia pure in termini più contenuti rispetto agli ultimi anni, mentre si attende una lieve crescita del mercato pubblicitario sul mercato Internet".

Infine, Rcs Mediagroup tornerà a negoziare con le banche creditrici. "In relazione agli impegni contrattuali previsti nel contratto di finanziamento" e alla luce dell'approvazione del piano strategico del gruppo e "tenuto conto delle decisioni che potranno essere adottate in merito alla cessione della partecipazione Rcs Libri, Rcs ha richiesto alle banche finanziatrici di avviare un percorso condiviso di ridefinizione ulteriormente migliorativa per la società dei termini e delle condizioni del contratto di finanziamento". I negoziati dovrebbero entrare nel vivo in novembre, ha concluso Taranto.

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