Debutterà a Piazza Affari il prossimo 3 maggio Technogym, la società che realizza attrezzature per il fitness e il wellness, ma anche servizi e applicazioni dedicati. L'ok di Consob al prospetto informativo è arrivato il 20 aprile e in poche ore il book è stato completato. L ’ offerta ha per oggetto un numero massimo di 50.000.000 azioni, corrispondenti al 25% del capitale sociale della società, poste in vendita da Salhouse Holding . "La famiglia Alessandri non vende, quindi saremo sulla stessa barca di quelli che verranno" sottolinea il presidente e ad Nerio Alessandri, in occasione della presentazione dei dettagli dell'offerta, per confermare l'idea di un "progetto a lungo termine". "Oggi il mercato non è facile e vogliamo continuare a investire e lavorare sul lungo termine".
Alessandri chiarisce anche che "a noi interessa molto dare il dividendo. E' il dato più importante di una azienda, più dell'ebitda. Abbiamo previsto una politica di dividendo fino al 50%. Ci credo fermamente. Ci impegneremo per questo".
"Vogliamo crescere più del mercato e conquistare quote di mercato. Questo è quello che possiamo promettere", aggiunge Alessandri secondo cui "il wellness e' il nuovo lusso" e ambasciatore del made in Italy nel mondo. "Technogym, - ricorda - nasce in un piccolo garage, poi cresce e per qualche anno ha una partnership. Ora la nostra evoluzione naturale è diventare pubblici. La Borsa e' uno strumento potente per managerializzare l'azienda e uno strumento importante per la crescita futura, per le nuove acquisizioni".
Acquisizioni che al momento non sono in cantiere, ma lo saranno. "Non abbiamo acquisizioni in vista al momento, ma non le escludiamo nel medio termine" sottolinea il numero uno di Tecnhogym, che indica negli Stati Uniti il mercato dove avverranno".
"Tutti possono diventare nostri azionisti e ci auguriamo che la famiglia Technogym possa diventare la più grande possibile" aggiunge Alessandri, evidenziando che la scelta della quotazione comporta "una grande assunzione di responsabilità e un nuovo punto di partenza. Ci mettiamo in discussione per una Technogym 4.0 e per avere un brand più importante e riconosciuto". E se oltre il 92% del fatturato viene fatto in oltre 100 paesi del mondo "l'azienda resta romagnola e per questo si sente la responsabilità di rappresentare il made in Italy nel mondo".
Intanto è stata stabilita la forchetta di prezzo. L’intervallo di valorizzazione indicativa compreso tra circa 600 milioni di euro e circa 750 milioni di euro, pari ad un minimo di 3 euro per azione ed un massimo di 3,75, un prezzo che Alessandri giudica "attraente". "Desideriamo - spiega - partner istituzionali, solidi e di prestigio con i quali costruire un progetto di lungo termine".
