Il gruppo Unipol punta a realizzare nel triennio 2016-2018 un utile netto cumulato tra 1,5 e 1,7 miliardi di euro e a distribuire dividendi per circa 400 milioni di euro . La holding del gruppo assicurativo e bancario ha presentato il nuovo piano industriale triennale, che ha l'obiettivo di raggiungere una raccolta premi Danni da lavoro diretto di 8,3 miliardi di euro nel 2018, con un incremento dell'1,6% medio annuo, di cui il 54% nell'Auto e il 46% nel Non Auto. La raccolta Vita, invece, sarà pari a 7,3 miliardi nel 2018. Il combined ratio medio nel triennio 2016-2018, al netto della riassicurazione, si attesterà al 95,5% e il Solvency II ratio consolidato nel 2016-2018 sarà compreso tra il 120% e il 160%.
La controllata assicurativa UnipolSai, che ha presentato il suo piano, punta invece a un utile netto consolidato compreso tra 1,4 e 1,6 miliardi di euro nei tre anni e dividendi cumulati per circa 1 miliardo di euro. La raccolta premi Danni da lavoro diretto raggiungerà i 7,5 miliardi di euro nel 2018 (+0,8% medio annuo), di cui il 57% nell'Auto e il 43% nel Non Auto. La raccolta Vita, invece, arriverà a quota a 5,7 miliardi di euro nel 2018. Il combined ratio medio nel triennio 2016-2018, al netto delle riassicurazione, si attesterà al 96% e il Solvency II ratio consolidato nel 2016-2018 sarà compreso tra il 150% e il 200%.
Nel comparto bancario il piano prevede tre direttrici strategiche per Unipol Banca: il rilancio dei ricavi commerciali core, l’ottimizzazione della struttura dei costi e la gestione accentrata dei crediti deteriorati, avviata a fine 2015 con la creazione di una struttura dedicata. I risparmi in termini di costo a fine piano sono stimati in circa 17 milioni, mentre i target finanziari al 2018 prevedono di raggiungere un margine di intermediazione di 420 milioni e la riduzione del valore dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche su crediti, dagli attuali 3,9 miliardi a circa 3,3 miliardi.
Le linee guida nel settore immobiliare prevedono la valorizzazione e stabilizzazione dell’incidenza del portafoglio immobiliare, previsto pari a circa 4,4 miliardi di euro nel 2018, sul totale attivi del gruppo, con azioni tese all’aumento della qualità del portafoglio e a supportare la futura crescita della redditività del portafoglio uso terzi.
Oltre al piano il gruppo ha anche diffuso i conti del primo trimestre dell'anno. Unipol ha registrato un utile netto consolidato di 151 milioni di euro, in calo del 51,7% rispetto ai primi tre mesi del 2015 che, si spiega dal gruppo, avevano "beneficiato in modo significativo di plusvalenze straordinarie della gestione finanziaria". La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 4.784 milioni, in aumento del 5,8%. Il combined ratio è al 95,4%, in calo dal 96,6% dello stesso periodo del 2015, e il margine di solvibilità consolidato Solvency II pari al 143%, in calo rispetto al 150% di fine 2015 a causa delle turbolenze sui mercati finanziari.
UnipolSai, invece, ha archiviato il trimestre con un utile netto di 140 milioni di euro, in flessione del 54,8%. Il risultato consolidato ante imposte del comparto assicurativo si è attestato a 206 milioni, più che dimezzato rispetto ai primi tre mesi del 2015. Al risultato hanno contribuito in particolare il settore Danni per 112 milioni, in calo dai 342 milioni dello stesso periodo del 2015, e il settore Vita per 95 milioni, in flessione dai 138 milioni. La raccolta assicurativa diretta dei primi tre mesi dell’esercizio è rimasta stabile a 3.721 milioni. Nei Danni la raccolta è stata di 1,8 miliardi (-1,2%) e nel Vita a 1,9 miliardi, in linea con primo trimestre 2015. Il Combined ratio è al 96,0% e il margine di solvibilità consolidato Solvency II al 176%.
