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Consob, la difesa di Vegas: "Mai abrogato norme pro consumatori"

07 giugno 2016 | 20.49
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La Consob non ha mai abrogato norme a vantaggio dei consumatori. Né il presidente ha mai dato indicazioni di alcun tipo, né formali né informali, affinché gli uffici richiedessero l'eliminazione degli scenari probabilistici dai prospetti informativi. E' questo il fulcro della 'difesa' del presidente Giuseppe Vegas, affidata a una dettagliata nota pubblicata sul sito dell'Autorità, dopo il servizio di Report di domenica scorsa.

La Consob, sostiene Vegas, "non ha mai abrogato l'obbligo di inserire gli scenari probabilistici di rendimento nei prospetti informativi delle obbligazioni bancarie per il semplice fatto che non è mai stato introdotto, né a livello nazionale né a livello europeo, alcun obbligo di includere nei prospetti questa informativa". Poi segue una accurata ricostruzione dei fatti, a partire dal 2009, che arriva alla conclusione che la Consob "non ha mai adottato una raccomandazione in materia né nel 2009 né successivamente".

Il 2 gennaio 2011 si è insediato l'attuale presidente della Consob. A marzo 2011 una nota di Assonime segnalava che - malgrado la raccomandazione sugli scenari non fosse stata adottata - la Consob richiedeva che gli scenari fossero inclusi nei prospetti "come condizione per accelerarne l'approvazione". Il presidente "si è doverosamente attivato di conseguenza, tramite la Direzione generale, per far luce sulla segnalazione". La risposta degli uffici è contenuta, tra l'altro, nella nota informativa del 3 maggio 2011, curata dalla Divisione emittenti e presentata da Report come la presunta prova della volontà del presidente Vegas di "abolire gli scenari". Questa rappresentazione "travisa e distorce la realtà dei fatti".

Vegas, in quella occasione, "ha richiamato l'attenzione degli uffici sulla necessità di dare piena attuazione alle decisioni della Commissione, unico organo deputato all'approvazione dei prospetti informativi". Soprattutto, "mai il presidente ha dato indicazioni di alcun tipo, né formali né informali, affinché gli uffici richiedessero l'eliminazione degli scenari probabilistici dai prospetti informativi, qualora fossero stati inclusi volontariamente dalle società". Prova ne è che il prospetto relativo all'offerta pubblica di scambio promossa dalla Banca Popolare di Vicenza su alcune polizze assicurative - di cui si parla nella nota informativa del 3 maggio 2011 (prospetto approvato dalla Commissione l'11 maggio 2011) - "contiene gli scenari probabilistici".

A partire dal 2012 la disciplina europea è cambiata nuovamente. In particolare, è stato stabilito che le "condizioni definitive", in cui si descrivono le caratteristiche dei titoli offerti al pubblico, possono contenere "unicamente" le informazioni dettagliate dal Regolamento stesso, informazioni che non includono gli scenari probabilistici. Di conseguenza i regolatori nazionali "non hanno il potere di imporre l'inserimento in via generale degli scenari nei documenti d'offerta di azioni e obbligazioni". Alla luce di ciò "le 'condizioni definitive' relative al prospetto delle obbligazioni subordinate emesse da Banca Etruria nel 2013, al quale Report ha fatto riferimento, non avrebbero potuto includere gli scenari probabilistici". Tuttavia, al fine di tutelare gli investitori, "Consob ha fatto evidenziare nelle prime pagine del prospetto il rischio di perdita del capitale investito nelle obbligazioni subordinate".

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