Le Borse europee chiudono deboli, a eccezione di Milano che segna un progresso dello 0,65% a 19.188 punti, con lo spread tra Btp e Bund a quota 185. Sulla parità Francoforte -0,02%; senza particolare sprint Parigi +0,16% e e Londra -0,14% dopo le indicazioni del numero uno della Fed, Janet Yellen, davanti alla Commissione Banche del Senato. L'economia Usa, che nel 2016 avrebbe messo a segno un aumento del Pil reale dell'1,9%, dovrebbe continuare su un percorso di crescita "moderata" e questo potrebbe permettere alla Federal Reserve una crescita "graduale" dei tassi di interesse. La Fed sembra non scartare del tutto l’ipotesi di un rialzo dei tassi a marzo.
Sul fronte macro, il Pil dell'Eurozona nel quarto trimestre 2016 è salito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Rispetto al quarto trimestre del 2015, il Pil è aumentato dell'1,7% nell'area euro e dell'1,8% nell'Ue. In Italia, nel 2016 il Pil è migliore delle stime salendo dello 0,9% su base annua (si attendeva +0,8%). Delude invece l’indice Zew, sceso ai minimi da 4 mesi, su cui probabilmente pesa l’incertezza politica in Europa.
A Piazza Affari prosegue lo sprint delle banche (indice +1,55%) e degli assicurativi. Maglia rosa Banco Bpm +4,87%, Bper +3,44%, Ubi Banca +3,42% e Mediobanca +2,37%. Rialzi più contenuti per Intesa Sp +1,31% e Unicredit +1,03%. Bene anche Fca +4,14%, Unipol +3,57%, UnipolSai +2,64% e Generali +1,62%. Tra i titoli in rosso Saipem -2,76%, Telecom - 1,30% a 0,797 euro e Mediaset -0,81%.