"L’esplorazione sarà il baricentro della nostra crescita per i prossimi anni", che darà a Eni "crescita organica a basso costo e un anticipo di monetizzazione". Così l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, nel corso dell’Investor Day a Milano. Nell’arco del piano industriale al 2020 il gruppo prevede di scoprire 2-3 miliardi di barili equivalenti, di cui il 55% nel gas e il 45% nel petrolio.
Eni non prevede di effettuare grosse acquisizioni o operazioni di fusione nei prossimi anni, ha detto l’ad del gruppo. "Stiamo molto bene come stiamo, la nostra dimensione è buona e stiamo crescendo", ha affermato.
MOZAMBICO - Nel corso dell’Investor Day, Descalzi ha poi spiegato che la cessione del 25% dell’Area 4 dell’offshore in Mozambico, pagata da ExxonMobil 2,8 miliardi di dollari, ha procurato a Eni "una grossa plusvalenza. Siamo riusciti ad anticipare la cassa operativa, riducendo i rischi e l’esposizione". "Siamo riusciti a monetizzare" l’investimento "prima dell’avvio della produzione" ha sottolineato l'ad.
SAIPEM - "Probabilmente usciremo da Saipem, ma non è questo il momento" ha detto Descalzi. Il gruppo del cane a sei zampe detiene il 30,5% del capitale di Saipem.